lunedì 25 giugno 2012

Impeachment


39 voti favorevoli, 4 contrari e 2 assenti. È golpe di Stato? È giustizia? È Costituzione? È legale?
Tutte domande lecite, tutte domande che attendono risposta. Nel mentre, però, in Paraguay l’ex vescovo di sinistra è stato destituito dal suo scranno e al suo posto è salito il sostenitore, ora acerrimo nemico, Federico Franco. C’è da precisare subito che da un punto di vista legale (io non me ne intendo molto, ma ho cercato di informarmi al meglio) le azioni che il Parlamento ha fatto contro il Presidente Lugo sono tutte precise e giuste; accusato di impeachment è stato mandato a processo da quei 39 voti favorevoli di cui all’inizio, è stato, dunque, destituito e al suo posto è salito il suo vice: il Comandante Franco.
Eh sì, quello che lo aveva aiutato a prendere i voti necessari per andare al potere, quello che gli aveva permesso di vincere, subito dopo, gli ha voltato le spalle (attenzione ideologicamente, perchè fisicamente il suo posto di vice ben remunerato mica lo ha mollato) e poi, quando ha potuto gli ha rubato il posto in poltrona.
Ripeto, legalmente mi sembra che le azioni messe in campo siano corrette e, infatti, chi accusa il Comandante di aver architettato un golpe lo fa precisando che, comunque, golpe militare non è.
Quello su cui credo sia necessario soffermarsi un attimo è il motivo per cui su Lugo pende oggi il giudizio di impeachment: malgoverno e aumento della violenza. Ma davvero mi volete fare credere che in Latino America il problema della violenza si può legare, SOLO, al malgoverno? E, poi, c’è da dire che mentre il Comandante Franco fa sapere che la vita in Paraguay è normale e la gente è tranquilla, il popolo fa sapere che i sostenitori di Lugo sono in piazza a protestare e anche i più poveri dei poveri, i contadini, si stanno organizzando per arrivare in città a dire la loro. Vedremo Franco come si comporterà, d’obbligo sottolineare che la vera accusa contro Lugo è uno scontro di non molto tempo fa fra polizia e contadini in cui persero la vita sia gli uni che gli altri; un banco di prova, insomma, quello che sta per arrivare, per Franco.
Nel mentre, per quello che mi è dato sapere, gli USA tacciono; c’è chi non riconosce il nuovo governo, c’è chi (Germania in primis) lo ha già riconsciuto, ma gli USA? Quando parleranno tutto sarà chiaro.
octavio

Nessun commento:

Posta un commento