5 anni fa veniva catturato e incarcerato Gilad Shalit, oggi arriva la notizia che nella notte il Governo d’Israele ha votato un accordo che prevedendo la liberazione di mille detenuti palestinesi permetterà il rientro a casa del soldato israeliano. I commenti si sprecano al riguardo, la stragrande maggioranza sono tutti festanti per la liberazione di Shalit e pessimisti sulla liberazione dei mille palestinesi: il concetto chiave è per liberare un “martire della patria” faranno uscire mille farabutti, per non dire terroristi.
Intanto su questi mille Israele ci ha tenuto a fare delle distinzioni e, infatti, alcuni una volta liberati potranno tornare alle loro case in Cisgiordania e a Gerusalemme Est, altri, soprattutto deputati, faranno rientro a Gaza, altri, circa duecento, saranno espulsi dalla Cisgiordania e o andranno all’estero o andranno a Gaza. Con quale criterio? Beh questo non ci è dato saperlo, possiamo solo immaginare cosa possono inventare Netanyahu e i suoi, già sui metodi di scarcerazione ci sarà, purtroppo, da vederne delle belle.
Ora, voi sapete che cosa stava facendo Shalit nel momento della cattura? Bombardava case palestinesi da un carroarmato, non è atto terroristico anche questo? Non è delinquente tanto quanto coloro che, palestinesi, lanciano razzi su Israele? È giusto sottolineare che Shalit non è un eroe, è solo un prigioniero di guerra, una guerra che anche lui contribuiva a fomentare.
Squallido è allora sapere che la sede del Parlamento europeo apre le sue porte ai centinaia di visitatori che vorranno conoscere meglio un personaggio reso martire per compiacere a Israele: Gilad Shalit. "Quando lo squalo incontra per la prima volta i pesci" è il titolo dell’esposizione, il titolo spiega bene la posizione di Israele sui palestinesi e proprio perché la spiega bene avrei di gran lunga preferito che il mondo si mobilitasse per tutti quei carcerati che in tutto Israele scioperano per la fame, non certo per un soldato che non ha fatto nulla di speciale, anzi, stava solo cercando di sterminare un popolo.
michael
E'molto triste che il mondo vada così ed ancora più triste sapere di poter far poco contro tali ingiustizie !
RispondiEliminaVincenza