Quando bisogna scandalizzarsi per qualcosa, i nostri concittadini più illustri sono sempre in prima fila. Pare quasi che scandalizzarsi faccia piacere, pare che si faccia a gara per chi ha il più grande slancio morale. Niente da stupirsi perciò se un'opera teatrale scandalosa e irriverente come "Sul concetto di volto nel figlio di Dio", diretta da Romeo Castellucci (in cui per tutta la durata della rappresentazione una gigantografia del volto di Gesù fa da sfondo alla storia e viene presa di mira da azioni grottesche e denigratorie quali, ad esempio, lancio di finte feci) diventa oggetto di una gara di moralità. I "cristiani" di Lega Nord, Pdl e UDC perciò si dichiarano paladini della decenza e del belpensiero e tentano di far sospendere lo spettacolo, soprattutto dopo l'intervento del Vaticano che lo definisce "uno spettacolo che offende i cristiani". Ed ecco che la grande folla dei cattolici prende il sopravvento, ancora una volta. Per fortuna che ci sono i cattolici! Evviva!
Io non ho visto questo spettacolo, non so se è un'opera d'arte nè se è una presa in giro. So solo che, dopo certe notizie, sembra che i cristiani siano l'identità nascosta dei borghesi bempensanti, identità che viene allo scoperto soltanto quando qualche faccenda morale urta la loro sensibilità. Ma i cristiani quindi non lo sono a tempo pieno? Sono dei religiosi part-time?
Altrimenti non si spiega come uno possa essere cristiano e leghista allo stesso tempo, per fare un esempio. Spero e credo che esista un'eccezione, un'eccezione che dimostri che qualcosa può riempire la tua vita per intero, non solo la domenica.
zecca
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