Il patriarca un nababbo? Non è possibile da credere eppure così pare. Auto
di lusso, orologi in oro, appartamenti intestati; insomma un feudo nell’Impero
di Putin il Terribile. Io comunque non mi stupisco, io credo che da quando
Cirillo è entrato in casa Putin, è diventato suo fedele confessore, ha invitato
(neanche troppo celatamente) i cristiani moralisti a votare per Putin, ha
pubblicamente fatto sapere a tutti che lui si era venduto all’Imperatore e,
ora, si dimostra che la ricompensa ottenuta l’ha spesa un po’ come gli pareva.
Davanti a tutto questo schifo e questa eresia la Chiesa ha deciso allora di
fare una giornata di purificazione. Non che il patriarca e il suo portavoce
abbiano pensato di purificarsi loro stessi, loro sono santi e scelti da Dio, figuratevi
se si devono ripulire, hanno, invece, pensato che era meglio scaricare sui
fedeli tutte le colpe, dicendo in giro che il mondo è pieno di peccatori e di
diffamatori, e che la loro purificazione avrebbe dimostrato, al mondo, che le
ingiurie lanciate contro Cirillo, erano solo accuse infondate che colpivano,
invece, un santo.
Ecco allora che migliaia di fedeli hanno partecipato alla giornata di preghiera
a sostegno della Chiesa Ortodossa dove si è riportato il Patriarca alla punta
più alta del podio, facendo autoconvincere i fedeli che i giornali dicono solo
balle, e dove si è benedetta nuovamente la cattedrale di Cristo Salvatore dopo
che le Pussy Riot l’avevano profanata con le loro “molto particolari”
preghiere.
Ah, a proposito, mentre Cirillo si gode il lusso e lo stralusso offertogli
da Putin, mentre Cirillo riottiene l’amore dei fedeli che lo salvano da ogni
tipo di ulteriore accusa, le cantanti punk sono ancora in carcere, in attesa di
processo, nessuno, per loro, si è mobilitato.
aleksej
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