lunedì 16 novembre 2009
Chi si loda s'imbroda
Ho deciso di sprecare due righe sul Lodo Alfano, perché leggendo i giornali ma soprattutto sentendo i discorsi in giro, mi sono accorta della grande disinformazione riguardo a tal proposito.
Il lodo Alfano garantisce l’immunità parlamentare alle quattro cariche dello stato, e sospende tutti i processi, anche quelli ancora in corso, e per qualsiasi reato, fosse anche truffa-omicidio-furto etc, non collegati cioè alla carica ricoperta e anche quelli commessi prima di assumere la carica.
Il lodo Alfano inoltre è un decreto, non una legge ordinaria, cioè significa che non passa attraverso il parlamento (ci sarebbe poi da chiedersi se non sarebbe comunque passato anche lì alla fiducia, visto il governo attuale) ma va direttamente al capo dello stato per la firma.
Si giusto, sembra di avere già sentito questo discorso. È infatti una rivisitazione del precedente Lodo Schifani, già bocciato nel 2003 dalla Corte Costituzionale. “Il lodo Alfano fa proprio schifano”, avevo letto in una manifestazione. Credo avessero ragione.
Nel lodo Alfano comunque si sottolinea la sospensione dei processi che “opera per l’intera durata della carica o della funzione e non è reiterabile, salvo il caso di nuova nomina nel corso della stessa legislatura.”
Questo vuol dire che la sospensione può durare al massimo il periodo di una legislatura (5 anni, tranne se vi siano elezioni anticipate). Questa è l’unica differenza con il lodo Schifani che invece poteva essere prorogata senza limiti.
La corte costituzionale ha ovviamente dichiarato INCOSTITUZIONALE, il lodo per la violazione dell’ormai famoso art 138, ossia l’obbligo di fare riscorso a una legge costituzionale e non ordinaria, e l’ art 3., ovvero il principio di uguaglianza di tutti i cittadini davanti alla legge. Tutti vuole dire anche Berlusconi e tutti gli altri…
Questa decisione presa a maggioranza, 9 giudici contro, avrà come effetto la riapertura dei due processi a carico del premier; per corruzione in atti giudiziari dell’avvocato Mills e per reati societari nella compravendita dei diritti tv Mediaset.
Credo che i fatti si commentino da soli, alla prossima.
Raissa
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