Date le premesse ecco le conseguenze (ancora una volta mi limito a citare solo le più importanti):
Si invita il governo indiano a ratificare la Convenzione delle Nazioni Unite contro la tortura e altri trattamenti o punizioni crudeli, inumani e degradanti e a prendere misure preventive al fine di ridurre il rischio che i Dalit siano soggetti a tortura, a prendere misure giuridiche per criminalizzare la tortura in India, a prendere misure punitive per la polizia che commette la tortura, per promuovere la sistematica riabilitazione e compensazione per le vittime di tortura e creare un meccanismo indipendente di denuncia per le vittime di tortura che sia accessibile ai Dalit;
Si nota con preoccupazione la mancanza di impegno sostanziale da parte dell'Unione europea nei confronti del governo indiano, specialmente ai vertici UE-India, sull'ampio problema della discriminazione basata sulla casta
Anche in Italia abbiamo appena avuto un caso di polizia che commette la tortura, con commenti politici a dir poco osceni. La preoccupazione rivolta nel 2007 dal Parlamento europeo verso il disinteresse dell’unione ora diviene certezza. Si sente spesso criticare i paesi orientali come paesi di violenze e barbarie e si dimentica di guardare in casa propria.
momò
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