Parque Nacional Isiboro Secure, uno dei famosi polmoni verdi che danno aria al nostro pianeta. Rischiava la morte, rischiava l’arrivo dell’uomo folle che distrugge per costruire comodità: una super strada doveva tranciarlo di netto. Tempo passato del verbo che fa gioire, il presidente boliviano Morales ha infatti deciso di bloccare il progetto.
È una vittoria di tutti, certo; è una vittoria soprattutto della popolazione indigena che dopo lunghe proteste, dopo marce e dopo scontri violenti, per la prima volta nella storia della sua esistenza (si parla di secoli dunque) ha vinto qualcosa. Lasciare il terreno in mano ai propri abitanti è la scelta migliore. Non solo da un punto di vista politico, è chiaro che Morales con questa decisione si accattiva buona parte della popolazione e alza di molto i suoi indici di gradimento, ma anche da un punto di vista ambientale: lasciare la terra in mano a chi la abita da secoli e che la sa trattare come si deve è certo una vittoria non di discreta importanza.
L’unica speranza ora è che la scelta di Morales sia di esempio un po’ per tutto il Sud America, ancora troppi bulldozer e ruspe stanno rovinando il nostro pianeta e il nostro clima solo per speculazioni economiche, in tanti hanno tentato di fermarli, se inizia anche la politica qualcosa di più consistente forse si otterrà.
octavio
A quanto pare i politici anche in una giusta causa riescono sempre a inserirci il loro tornaconto, tutto questo è molto triste!
RispondiEliminaVincenza