lunedì 31 gennaio 2011

Libertà artistica

Siamo tutti d’accordo che non c’è certo andato per il sottile, come si vede da una delle tante opere non ha certo cercato di addolcire il problema. Ma per quale motivo bisognerebbe dire il falso? Questa domanda penso che se la sia posta anche l’artista in questione, Owen Maseko. Pittore dello Zimbabwe nella sua ultima mostra ha voluto portare in luce quello che in lingua locale è il Gukurahundi, quello che in lingua nostra è lo sterminio di civili di minoranza Ndebele organizzato da Robert Mugabe poco dopo la sua elezione a presidente.
Per questo fatto la Galleria in cui esponeva è stata messa sotto sequestro e le vetrine sono state oscurate e Maseko è stato arrestato, questo accadeva la primavere scorsa, oggi lui è ancora in attesa di processo.
La notizia mette nuovamente in luce scenari inquietanti, la notizia fa paura, soprattutto in Zimbabwe. L’arresto avviene nella primavera del 2010 e poco dopo è arrivata la notizia che Mugabe ritornava a candidarsi per le elezioni del 2011. Se questo arresto è avvenuto mentre ancora c’era la divisione del potere tra Mugabe e Tsvangirai innanzitutto si mette in luce che il partito MDC con tutta la sua buona volontà non è ancora in grado di mettere a tacere l’oppositore più temuto, ma soprattutto mette in luce che con questo nuovo anno iniziato e con queste nuove elezioni in arrivo le violenze torneranno, gli arresti torneranno, le uccisioni torneranno.
Altra notizia che non fa ben sperare, anzi mette maggiormente in crisi è il fatto che, ma qui si torna indietro di un po’ di tempo, durante i mondiali Mugabe aveva ufficialmente invitato i rappresentanti della Corea del Nord. La Corea del Nord è quella che organizzo la Quinta Brigata, gruppo militare che massacrò circa, i numeri qui sono davvero labili, 10mila civili.
Il vero problema è che ormai Mugabe è smascherato, ormai tutti sanno qual è il volto del dittatore, nessuno però è ancora riuscito a destituirlo. Nessuno significa che nemmeno coloro che hanno organizzato guerre per purificare l’oriente musulmano dal terrorismo hanno voluto fare qualcosa. Sono loro che potrebbero fare qualcosa, ma sono sempre loro quelli che hanno troppi interessi in Africa per poter aggiustare le cose.
octavio

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