Bisogna fare un passo indietro e ritornare al gennaio 2010, a quei tempi in Honduras regnava ancora lo strapotere di Micheletti (il cognome richiama le sue origini italiane…), il quale stava per passare lo scettro del potere a Lobo, suo secondo in tutto, suo amico fidato. Proprio pochi giorni prima dell’insediamento del nuovo dittatore Micheletti fa passare al Congresso Nazionale la “vendita” della centrale idroelettrica José Cecilio del Valle a un consorzio italo-honduregno (evviva l’Italia che finanzia i golpe) il quale avrebbe investito in essa milioni e milioni di lempiras all’anno, tutto sotto la giustificazione che era necessario per dare ripresa economica al paese.
Le proteste non sono mancate, ma i dittatori se ne fottono di quello che dice la gente e l’affare è andato in porto, io vi riposto solo uno dei tanti commenti, quello del gestore della Empresa Nacional de Energía Eléctrica: "Me parece que no fue adecuada la celeridad con la que actuó el Congreso Nacional. Creo que se debe analizar a fondo las verdaderas connotaciones".
Non è stato violento nelle parole ma ha chiaramente fatto capire che aria di fregatura c’è, è chiaro che se il mondo intero sapesse che Micheletti è uno dei soci della Centrale Idroelettrica capirebbe che l’affare è stato fatto solo per fare entrare soldi nelle sue tasche senza avere poi una reale crescita economica nel paese, nessuno però lo sa o lo vuole sapere e quindi tutti tacciono.
A ciò si deve aggiungere un altro fattore, a mezzo wikileaks riusciamo a sapere che l’ambasciatore USA avrebbe mandato a dire alla Casa Bianca che questa azione compiuta da Micheletti è stata fatta in modo irregolare e ha creato molto scandalo. In somma, detto in breve, Micheletti ha fatto l’affare per sé e ha usato il suo potere di dittatore per giustificarlo. Ieri però la Fiscalía contra la Corrupción, organo del governo, gestito dal governo e controllato dal governo, ha fatto sapere che l’ex presidente non è implicato in tutto ciò: Lobo deve tutto a Micheletti quindi non può infossarlo proprio ora…
Altra motivazione giustificante l’operato dell’ex presidente ma ancora più dimostrante i suoi intrighi è che, sempre a mezzo wikileaks, si è venuto a sapere che l’entrata in Alba voluta da Zelaya, aveva di molto preoccupato i politici honduregni di stampo gorillesco e in particolare proprio lui: Gorilletti. Si aveva paura che questo passo importante per il paese avrebbe portato a una nazionalizzazione di massa di molte imprese private, la paura del comunismo, se così lo vogliamo chiamare, avrebbe portato al golpe. Per come la vedo io, la paura di una politica troppo poco sottomessa al volere USA ha portato all’organizzazione del massacro di civili e alla decisione di far morire uno stato intero per garantire il sollievo di pochi.
octavio
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