Riecco il popolo alle urne! Almeno quelli che non sono ancora così disgustati o menefreghisti da disertare il compito. Ricordo la famosa locandina che tutti i manuali di storia contemporanea riportano con il motto "Dio ti vede, Stalin no". Erano i tempi delle lotte tra PC e DC (e pensare che oggi buona parte di questi due antichi colossi convivono e sovente perdono!), i tempi della caccia a ogni singolo voto, campagne elletorali per le vie, le piazze le case, le radio. Queste ore ai seggi sono arrivate dopo scarsi contenuti politici e molti spot. Quello che è certo è che la temperatura del Paese verrà calcolata con apprensione: il peso della Lega, la credibilità dei candidati, le schede bianche, l'astensione, le liste civiche tutto verrà studiato, analizzato e soppesata in tv, sui giornali, nei blog. In realtà speriamo di sbloccare il discorso dall'eterno dilemma Berlusconi si - Berlusconi no ma ancora una volta torneremo a questo impari confronto. La candidata del Premier a Milano ha speso 19 milioni di euro in più del suo più diretto avversario, questa è democrazia? I grandi mezzi di comunicazione (nascosti dietro il finto dito della Parcondicio) sono del Premier, la squadra che sfila per la città alla vigilia delle elzioni è del Premier, questa è Democrazia? E' parità di diritti? Il problema non è "Berlusconi si o no", qui il problema è che chi è ricco lo sarà sepre di più, chi è potente lo sarà sempre di più. Ma in queste elezioni prima e nel referendum poi c'è (fino a quando si potrà) la possibilità di gridare ancora una volta che l'Italia si merita di meglio rispetto ad una classe dirigente corrotta e corrutrice che vive del lavoro degli altri. Alle urne dunque tifando per Davide contro Golia.
IoLiOdioINazistiDellillinois
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