Ritorniamo a parlare di Kirghizistan e, per fare ciò, bisognerà obbligatoriamente ripercorrere velocemente l’accaduto. Nell’aprile 2010 il presidente in carica Bakiev destituito con un golpe militare non accetta la sconfitta e risponde al fuoco con altro fuoco: ordina all’esercito, ancora dalla sua parte, di sparare sulla folla e porta alla morte 400 persone. I rivoltosi però non si fermano e continuano le proteste di piazza che si trasformano però in vera e propria guerra civile: aizzati dalla fomentatrice del golpe Roza Otumbayeva e armati dal burattinaio nascosto Putin hanno portato feriti e morti per tutta la città. Guerra fino a che Bakiev decide di mollare e si rifugia in Kazakistan, oggi è però in Bielorussia; la Otumbayeva si rallegra del, a suo dire, successo dell’operazione e si mette a capo del governo sino a nuove elezioni, le quali vedranno vincitore nuovamente lei dopo che viene fatta passare o, è meglio dire, fa passare una riforma costituzionale che da molti più poteri in mano al Presidente e li toglie al parlamento. Finito il golpe inizia la persecuzione degli uzbeki residenti in Kirghizistan, si è addirittura parlato di genocidio e nessuno sa realmente come sono andati i fatti, nessuno sa se il genocidio continua o meno.
Siamo insomma di fronte a una striscia di sangue che può vantare pochi eguali e per la lunghezza e per la cruenza. Dal riassunto fatto è evidente che non si può definire “santo” nessuna delle due parti, se è vero che Bakiev ha subito un golpe militare che porterebbe a farci pensare alla Otumbayeva come un mostro (cosa che è), è anche vero che l’ex premier ha deciso, sua sponte, di ammazzare deliberatamente 400 persone per evitare che gli togliessero il posto d’onore.
Ciò che allora fa incazzare è che la Otumbayeva, prendendo ad esempio le violenze contro i civili che i leader mediorientali hanno usati per tentare di salvarsi, si permetta di dire, in un’intervista ufficiale, che persone come l’ex Premier non sono perdonabili dopo ciò che ha fatto alla sua gente. Scusate e lei? Lei non ha sulla sua coscienza e tra le sue mani centinaia e centinaia di cadaveri?
Capisco che la demagogia è la prima vera arte che un bravo Premier deve apprendere ma essere così spudorati tanto da passare come stupidi che credono che il popolo accetti per vero tutto mi sembra esagerato. Ma non c’è da stupirsi siamo tutti disposti a sputare merda sugli altri, soprattutto se dobbiamo far passare per bravi noi stessi.
aleksej
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