Il vecchio Governo giapponese prima di finire il suo mandato aveva fatto una dichiarazione choc ma fondamentale: “Passeranno decine di anni prima che si possa ritornare a vivere e costruire a Fukushima e nelle zone limitrofe”.
Notizia choc perché fino ad ora noi dal Governo Giapponese avevamo avuto solo rassicurazioni, sapevamo che il danno alle centrali era ingente ma tutto era tenuto sotto controllo. Certo, non essendo scemi, sapevamo che tutto ciò non era vero, ma che un Governo si rimangi così la parola data è sicuramente sconvolgente.
Notizia fondamentale perché domani, 1 settembre, apriranno le scuole in Giappone, in particolare apriranno gli Asili Nido e le Scuole Materne (bambini dai 6 mesi ai 5 anni), e nessuno, né il vecchio Governo né il nuovo hanno fatto deroghe o dichiarazioni a riguardo delle scuole di Fukushima e aree confinanti. Greenpeace ha svolto analisi sia negli asili che nelle scuole superiori e ha rilevato un livello di radioattività 15 volte superiore alla legge. Non c’è bisogno che sottolinei che già 1 volta superiore sarebbe pericoloso, 15 volte non è altro che mandare giovani e bambini a morte certa. Pensare che il Governo abbia fatto il macabro discorso del “tanto le radiazioni sono anche fuori le scuole quindi cosa cambia” sarebbe, forse, un’accusa troppo grande, ma così è, le radiazioni non sono solo nelle scuole, è l’area colpita dal disastro nucleare che è diventata inabitabile e pericolosa. E la politica in tutto ciò dov’è? Cosa fa? Sempre Greenpeace avverte che il Governo è in ritardo nei lavori di bonifica e opera in modo inadeguato alle necessità, insomma la politica è impegnata a fare i festini delle nuove elezioni appena avvenute, non ha tempo per la gente.
Se, comunque, le scuole domani dovranno aprire obbligatoriamente allora bisognerà puntare tutto su una materia: rispetto per l’ambiente. Prima di leggere e scrivere bisogna saper rispettare la terra in cui si vive; questo purtroppo però è un sogno.
Se, comunque, le scuole domani dovranno aprire obbligatoriamente allora bisognerà puntare tutto su una materia: rispetto per l’ambiente. Prima di leggere e scrivere bisogna saper rispettare la terra in cui si vive; questo purtroppo però è un sogno.
octavio
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