Beccato! Finalmente il fato, un dio, il karma, il destino, chiamatelo come vi pare, ha smascherato il volto d'angelo e i buoni propositi che hanno sempre fatto passare Obama come un santo nascondendo così il suo vero volto da carnefice.
Si sa che ciò che più fa infuriare la Russia è l'idea di uno scudo missilistico statunitense posto su suolo europeo; l'America giustifica la scelta come mezzo atto a contrastare possibili attacchi di presunti Stati canaglia, la Russia dice che ci sarà pure da contrastare ma quei missili possono poi cadere sulla testa di un qualche russo, per sbaglio.
Dichiarazioni varie al fulmicotone, incazzature pesanti da tutte le parti e ora? Ora esce la verità.
Obama e Medvedev erano a un incontro ufficiale, avevano appena finito di dire le loro balle pubbliche e si apprestavano a dirsi le loro verità private. “Questa è la mia ultima candidatura, dopo le elezioni sarò più flessibile sulla questione scudo missilistico”; “Lo comprendo, riferirò questo messaggio a Vladimir”. Le prime, ovviamente, sono parole di Obama, le seconde, per ovvie ragioni, di Medvedev.
Beccati da un microfono che è rimasto acceso, chissà se davvero inavvertitamente. Le parole hanno fatto il giro del mondo essendo finite in pasto ai giornalisti. La Casa Bianca si è subito apprestata a smentire e a giustificare: “Siamo in campagna elettorale ora Obama non ha il tempo di dedicarsi come vorrebbe allo scudo”, “È appena cambiato il Presidente anche in Russia la situazione di passaggio sia di là che di qua non permette di prendere decisioni definitive” e tutte balle su questo stile. Logico che la Casa Bianca deve dare queste giustificazioni, logico che noi crediamo che tutto ciò sia pura verità. Che la Casa Bianca dica quello che vuole.
octavio
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