martedì 6 settembre 2011

Si fanno i dispetti: bambini in politica

Ed ecco l’evoluzione del disastro. Ieri pubblicavo il rapporto dell’ONU oggi sono costretto a dover raccontare l’orrenda prosecuzione di tutto ciò: quaranta cittadini israeliani fermati ad Istanbul dalla polizia turca, non è chiaro il motivo, non sono chiare le condizioni in cui vengono tenuti questi passeggeri.
Azione che sì risponde a quella identica fatta da Israele nell’aeroporto di Tel Aviv con alcuni passeggeri turchi ma che suona e puzza di vendetta o, meglio, di ripicca. Ritenendo l’ONU valido, vedi il rapporto pubblicato ieri, il Blocco che Israele impone su Gaza viene implicitamente condannata l’azione della Freedom Flottilla e questo, logicamente, la Turchia non lo può accettare.
Questo arresto avviene dopo che il governo turco aveva annunciato il declassamento delle relazioni diplomatiche con Israele, aveva espulso l’ambasciatore israeliano e aveva sospeso gli accordi militari tra i due paesi, dopo che, per dirla in breve, la Turchia chiudeva ogni tipo di rapporto e ogni tipo di legame con la terra di Netanyahu.
Per ben quattro volte Turchia e Israele si sono incontrati per decidere quale parola dovesse andare nel documento redatto riguardante la morte dei passeggeri della Freedom Flottilla, Turchia tifa per “scuse” Israele per “rammarico”, nessuno ha mai deciso, l’ONU non ha risolto nulla e dunque ora tutti si fanno giustizia da soli.
Il problema dunque qual è? Non certo che l’ONU propende per una parte piuttosto che un’altra, non è nemmeno che la Turchia ha cacciato tutti i rappresentanti politici di Israele, neppure il fermo di turchi in Israele o di israeliani in Turchia; il problema è che nel mondo non esiste una vera politica che miri all’uomo e ai suoi bisogni. Questo non può fare altro che continuare a perpetrare la politica folle che ha macchiato di sangue tutto il mondo, e che oggi, in questo caso, si presenta nella sua forma più cinica: una politica che vive sui dispetti non è certo una politica che aiuta la gente e che interessa i popoli.
michael

Nessun commento:

Posta un commento