mercoledì 2 novembre 2011

Il giorno dei morti

Abbastanza macabro da dire ma si ricorda oggi il giorno dei morti, festa ormai non più festa, solo le scuole la commemorano. Una giornata dedicata al ricordo dei propri cari, una giornata in cui (ed è scontato e elementare dirlo) il commercio e l’economia hanno messo radici profonde che nessuno è più in grado di recidere e dunque, si spende tanto per ricordarci all’unanimità: “Memento mori”.
Ogni persona può fare un elenco di chi andrebbe o va ricordato e io ho pensato di farne uno, a mo’ di memento e tolgo il “mori” per essere positivo. Elenco in ordine sparso, cercando di non dimenticare nessuno, ma si può sempre aggiungere, sperando di non offendere nessuno (e comunque questo è il mio elenco).
I morti nella guerra di Afghanistan, i morti nella guerra di Iraq, i morti in Siria, i morti in Honduras, i morti in Palestina, i morti in Israele, i morti in Messico per mano del narcotraffico, i morti in El Salvador a causa dell’alluvione, i morti in Turchia a causa del terremoto, i morti in Giappone a causa dello Tsunami, i morti in Giappone a causa dell’uranio, i morti in Cecenia, i morti, in Somalia, i morti in Darfur, i morti in tutto il Maghreb, i morti in Kirghizistan, i morti in Waziristan, i morti in Iran, i morti in Libano, i morti in Sri Lanka, i morti in Russia a causa dell’uranio, i morti in Russia a causa del freddo, i morti a causa del terrorismo, i morti a causa della prigionia, i morti a causa degli eserciti, i morti a causa della loro fede, i morti uccisi da fede diversa, i morti a causa del sesso, i morti a causa delle persecuzioni, i morti nei Paesi Baschi, i morti in Irlanda del Nord, tutti i morti, in tutto il mondo, a causa della crisi economica causata dalle banche e dai nostri governanti.
octavio

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