giovedì 17 novembre 2011

Sic transit gloria mundi (2)

Nuovi Ministri e Nuovo Governo, non dico che iniziamo a respirare ma, almeno, le dita dal naso, per evitare di soffocare dal tanfo, possiamo toglierle.
Una persona stamattina mi ha detto: “Hai visto ieri il giuramento dei Ministri? Nessuna donna con i tacchi alti o con avvenenti forme”. Ed effettivamente posso dire, senza, credo, offendere nessuno, che la Nuove Ministre non sono certo donne da copertina, e credetemi, questo è il miglior pregio che si possa fare a un politico dopo il Governo Berlusconi.
Ho pensato di scegliere tre donne, tre Ministre (con o senza portafoglio poco importa) che ci hanno rappresentato fino a pochi giorni fa.
  1. MARA CARFAGNA: nel suo curriculum, è vero, spunta una laurea, ma quella, ormai ce l’hanno tutti, prende maggior rilievo (non certo per l’Italia, di certo per il suo Premier) la partecipazione nel 1997 a Miss Italia e il calendario nel 2005.
  2. MARIA STELLA GELMINI: La donna della meritocrazia che dopo la Laurea non ha fatto altro che servire il partito che, infine l’ha messa al potere. La donna che poco prima di dover lasciare lo scranno sul quale era appollaiata ha pensato bene di sistemare qui e là tutti coloro che o gli stavano simpatici, o gli avevano fatto dei piaceri, o dovevano essere messi in qualche luogo di potere.
  3. STEFANIA PRESTIGIACOMO: già Ministra dell’ambiente, lei che ha avuto sul collo un processo per inquinamento ambientale, lei che ha ottenuto un “misera” laurea triennale nel 2006 per giustificare, un minimo, la sua presenza a così alti livelli.

Le tre donne a mio avviso più rappresentative del Governo passato (per fortuna). Rappresentative di cosa? Del nulla, il nulla che stava dietro a Berlusconi. Il succo della politica di Berlusconi qual è stato? Lo hanno spiegato bene lui, Bossi, Sacconi e Formigoni con un gesto: il dito medio.
octavio

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