giovedì 15 marzo 2012

Mens sana in corpore sano

Ai posti di partenza; Pronti, Via!
Domani si parte, domani si corre, per le strade di Gerusalemme prenderà vita la Seconda Maratona di Gerusalemme; tutti i tour operator del mondo si stanno dando da fare per vendere più biglietti possibili, più stanze possibili, più pranzi e/o cene possibili.
C’è chi fa il disinteressato alla religione e allora vende il solo pacchetto sportivo, c’è chi punta in alto e oltre alla salute del fisico pensa anche a quella dello spirito. In questo caso c’è l’imbarazzo delle scelta; pacchetto base di 7 giorni per prima correre e poi ripercorre i punti salienti della vostra religione, volendo con guida spirituale al seguito. Da domenica Gerusalemme ha organizzato una mostra/mercato su salute e sport che durerà per tutto l’arco di questa settimana, un altro modo per raccattare su soldi. Per chi partecipa l’ingresso via aereo è, ovviamente, meno pesante che per un turista normale, per chi partecipa i controlli corporali sono evitati; aspettate a ripartire, ne vedrete delle belle...
Mentre quindi il mondo si prepara a correre, 50 i paesi stranieri partecipanti e oltre mille gli atleti israeliani che cercheranno in tutti i modi di primeggiare, la Palestina continua a vivere la sua vita di sempre, la sua vita di stenti. Gaza non ha più luce, gli ospedali non hanno più luce e medicine; la gente ricoverata è costretta anch’essa, dunque, a morire.
Non voglio passare sempre per il guastafeste e il rompipalle ma io non posso pensare che uno Stato, Israele, si impegni tanto a organizzare eventi come le Maratone e se ne fotta delle persone che muoiono; sì, lo so, è lui che le sta uccidendo, ma rimane comunque assurdo il fatto.
Quanti atleti avranno la possibilità di vedere che cosa sta facendo lo Stato ospitante contro i palestinesi? Quanti sono informati che lo Stato israeliano è uno stato nazista? Quanti sono interessati a quello che sto dicendo? Sono queste le domande che mi passano ora per la mente.
michael

1 commento:

  1. Tanta gente è interessata a ciò che succede realmente, nemmeno io lo pensavo, invece ovunque leggo sono tutti alcorrente delle attrocità; giornali, blog etc... persino l'insegnante delle medie di mio figlio parla in classe dell'odio che prova israele per i palestinesi, quindi, non sono sufficenti ma non sono pochi.

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