DPS is a state-building party. This is our greatest responsibility, as it brings stability to our system and competitiveness to our society. This responsibility should give birth to modern politics and a modern image, with elements of traditional national identity. We have written history, together with our coalition partners – and we, therefore, have historic responsibility. This is why DPS is a party of independence. The traditional identity of the Montenegrin society can be based on a definition of “the Montenegrin minimum” – a set of principles that embrace the international recognition of our political community, our centuries-old statehood and independence, our symbols, language and history. Montenegro is a society united in diversity of traditions, cultural identities and religious beliefs, where everyone respects each other and nobody is excluded from the community. We define DPS as a strong and clear Montenegrin party – our identity is inclusive, rather than exclusive. That is why DPS has a vision of the Montenegrin society as a highly harmonious community of Montenegrins, Serbs, Bosniaks-Muslims, Croatians, Albanians, Roma and others. Being part of the modern-day Montenegro means experiencing the diversity and tolerance of all ethnic groups, religious, linguistic and cultural communities. European integration and NATO accession provide the best long-term safeguard for Montenegro’s statehood and independence, as well as a framework for preserving Montenegro’s cultural and spiritual identity.
Non è molto aggiornato il blog personale del Premier montenegrino, non ho potuto fare di meglio. È comunque sufficiente per ciò che voglio dire io. Sarò forse pazzo, sarò forse inguaribile ma io credo che le parole hanno un peso e, dunque, quello che si dice lo si deve rispettare o, almeno, si deve cercare di farlo. Puntare tutto su uguaglianza, inclusione, tolleranza e libertà di espressione e parola è cosa difficile, direi quasi impossibile, sopratutto se sei politico e sopratutto se nel tuo paese chi dovrebbe avere al massimo le libertà di cui sopra è sotto accusa sempre. Un direttore di giornale ammazzato, uno picchiato e sette attaccati nel 2011; il 2012 annovera il pestaggio di una donna, una giornalista donna.
Tutte le persone uccise o picchiate stavano indagando su illeciti, tutte le persone immischiate erano politici. Nè il Governo, nè la polizia ha mai aperto un fascicolo a riguardo, dite che c’è qualcosa che non torna? Dite che la libertà di espressione e l’integrazione erano tutte balle? Io sì.
aleksej
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