Da un po’ di tempo, scusate se non riesco a essere attuale su alcune notizie ma venirne a conoscenza è, spesso, impresa da titani, è stata fatta una proposta di legge, io direi contro ma molti dicono a favore delle donne, in Kirghizistan. Stato piccolissimo, con ex presidente filoamericano e attuale presidentessa (il femminile è solo biologico) filoputiniana messa al potere tramite orrendo colpo di stato, è d’importanza strategica per controllare i territori dei terroristi.
La legge, proposta da una donna per le donne, vorrebbe istituire il divieto assoluto alle donne sotto i 22 anni di lasciare il paese; il motivo è che si vuole proteggere l’onore della famiglia e l’integrità sessuale della ragazza.
Ma perchè tutto ciò? Le donne kirghize vengono spesso portate, con le solite promesse di vita favolosa, in Russia in particolare, in tutto l’Est Europa in generale, e poi costrette, praticamente, ai lavori forzati se non alla prostituzione; il governo moscovita informa che moltissimi sono i bambini nati da donne kirghize che vengono poi abbandonati negli orfanotrofi della capitale russa. Spesso figli di nessuno, bambini nati da stupri e violenze.
La legge dunque vorrebbe combattere questo. A parole, però, precisa che si va a salvaguardare l’onore della famiglia; allora la mi a domanda è: si vogliono rinchiudere le donne in Kirghizistan per evitare loro il martirio fuori patria o per salvaguardare l’onore del popolo a cui appartengono? Ma poi evitare di farle uscire non significa semplicemente lasciarle in povertà e miseria in un paese che si sta rialzando in piedi dopo il troppo sangue che ha versato e che è in mano a una donna alla quale interessa solo di servire lo Zar Putin e non guarda nemmeno in faccia il suo popolo?
aleksej
La legge, proposta da una donna per le donne, vorrebbe istituire il divieto assoluto alle donne sotto i 22 anni di lasciare il paese; il motivo è che si vuole proteggere l’onore della famiglia e l’integrità sessuale della ragazza.
Ma perchè tutto ciò? Le donne kirghize vengono spesso portate, con le solite promesse di vita favolosa, in Russia in particolare, in tutto l’Est Europa in generale, e poi costrette, praticamente, ai lavori forzati se non alla prostituzione; il governo moscovita informa che moltissimi sono i bambini nati da donne kirghize che vengono poi abbandonati negli orfanotrofi della capitale russa. Spesso figli di nessuno, bambini nati da stupri e violenze.
La legge dunque vorrebbe combattere questo. A parole, però, precisa che si va a salvaguardare l’onore della famiglia; allora la mi a domanda è: si vogliono rinchiudere le donne in Kirghizistan per evitare loro il martirio fuori patria o per salvaguardare l’onore del popolo a cui appartengono? Ma poi evitare di farle uscire non significa semplicemente lasciarle in povertà e miseria in un paese che si sta rialzando in piedi dopo il troppo sangue che ha versato e che è in mano a una donna alla quale interessa solo di servire lo Zar Putin e non guarda nemmeno in faccia il suo popolo?
aleksej
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