La Clinton, Obama, Biden, i sottoposto di Obama tutti, i
sottoposti della Clinton tutti, buona parte degli americani, buona parte degli
abitanti il Globo terrestre, buona parte dei cinesi erano scesi in campo per
far sì che l’attivista cieco Chen Guangcheng potesse ritrovare la libertà dopo
che era da una vita segregato in casa e controllato a vista dalle autorità
cinesi e dopo che lui, cieco, era riuscito a scappare dalla sua casa guardata a
vista e si era rifugiato presso l’ambasciata americana.
L’ambasciata si era subito prodigata a dare un giaciglio
dove far riposare le stanche membra del pezzo grosso che aveva appena “catturato”,
i funzionario che mettevano a letto il povero Chen Guangcheng già
fantasticavano su come potevano utilizzare quest’uomo contro il governo cinese.
Si sa che la Cina stringe tra le mani gli attributi del povero Obama, da un
punto di vista economico, e, dunque, ogni conto attacco è ben visto e ben
voluto.
Ora Chen Guangcheng è libero, ora andrà in America a
studiare presso l’università di New York che gli ha offerto una borsa di
studio. E va bene, e che vada e che studi.
Perchè puntare tutto su di lui ed evitare di guardare al
problema generale? Beh, l’ho detto prima, bisogna non solo colpire la Cina ma
proprio ferirla e, per fare ciò, bisogna usare i pezzi grossi, quelli che
contano, quelli che hanno una eco formidabile, tutti gli Ai Weiwei e Chen
Guangcheng della Cina si facciano avanti, avranno sfarzo e vita felice negli
USA, devono solo essere disposti a dar contro il Governo di Pechino.
E, guardate, di motivi per protestare ce ne sono fino all’infinito,
quello che critico io è che non si deve puntare solo a chi dà lustro allo Stato
che si presenta come difensore, bisogna salvare tutta la povera gente che viene
maltrattata solo perchè cerca di alzare la testa.
octavio
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