Rovinandomi il pranzo della domenica ho voluto prestare orecchio alla cronaca di Pontida.
Da dove cominciare? Le frasi sconnesse e folli di Bossi? Dal ministro della Repubblica Maroni che inneggia alla secessione? Dalla critica a Berlusconi come se nell'operato di quest'ometto loro non c'entrassero nulla? Dall turpe violenza fatta al povero Verdi? Dalla disarmante richiesta di cessare le guerre non per motivi umanitari ma per feramare poveri disperati chiamati oggi "clandestini"?
No di tutto questo parleranno sicuramente in tanti, ma in pochi temo che parleranno dell'invettiva di Bossi contro l'uguaglianza, contro i diritti dell'uomo acquistati dopo secoli di lotte. Questa è la Lega; un'amasso di ignoranti egoisti che vogliano conservare ricchezza e isolamento in un mondo che sopravviverà solo in una diversa distribuzione dei beni. Non tollerare più Berlusconi è ormai un dovere per chi ha un pò di senso dello Stato ma aspettarsi aiuto da questo branco di poveri pazzi sarebbe saltare dalla padella alla brace. La scossa referendaria, i voti riversati sui grillini (suoi quali occorre fare molta attenzione e ai quali dedicherò un post), l'incapacità dei politici ad afferrare i bisogni della gente sono segnali per una classe dirigente nuova che viva i bisogni reali delle persone. Le istituzioni siano luogo culturale e intelligente, la politica coinvolga innanzi tutto le università per la ricerca di un'uscita comune da questa crisi economica ma soprattutto sociale; la tando accusata da Bossi Comunità Europea sia invece la giusta sede per uno sviluppo comune. Quindi per uscire da questa crisi e rilanciare una politica comune occorre: cultura, comunità, dibattito; come dire che la Lega ci sta come i cavoli a merenda.
IoLiOdioINazistiDellIllinois
no, non sarà questa la sorte nostra, se quanto dici lo farai. buon lavoro.
RispondiEliminafrancoise