Un fatto gravissimo, che sta passando come inosservato da quasi tutti i media mondiali e che sarà commentato, dalla stragrande maggioranza della gente come un fatto di poco conto, un fatto che non dovrebbe colpire così tanto il sentire comune. Obama ha chiesto scusa, e meno male che almeno questo lo ha fatto, al presidente afghano Karzai per il ritrovamento in una base militare statunitense in Afghanistan di copie del Corano bruciate. Il fatto è gravissimo, non mi potete venire a dire che è il solito Islam ad essere esagerato o che quelli sono tutti terroristi quindi gli sta sol che bene che gli abbiano brucitao il loro testo sacro. È come dire, per chi ama la propria moglie o fidanzata quasi come un dio, che un gruppo di persone viene in casa vostra e vi brucia la moglie; è come dire, per chi crede nel cristianesimo, che vi brucino la croce che tenete appesa in casa; è come dire, per rendere l’esempio più accattivante, per chi crede nel dio denaro, che vi brucino i vostri soldi: non v incazzereste? E il bello, si dice così ma bisognerebbe dire il brutto, è che è stato accertato che quei libri del Corano bruciati in gran parte erano stati requisiti ad alcuni prigionieri dalle forze statunitensi perchè ritenute testi che incitavano al fanatismo e al terrorismo e ritenuti mezzo per trasportare messaggi in codice tra i vari detenuti. Voi capite, spero, che il mondo militare statunitense è pazzo e il gruppo governativo nordamericano è ormai dentro a un delirio di onnipotenza tale che li rende capaci solo di chiedere scusa davanti a un atto che richiederebbe un risarcimento danni morali e fisici. E, poi, sapete perchè Obama ha chiesto scusa? Solo perchè è preoccupato dell’ondata di violenza che si potrebbe scatenare contro la popolazione statunitense sita in Afghanistan. Preoccupazione assolutamente reale ma concorderete con me, e chi non concorda è plagiato da Obama e i suoi scagnozzi, che a fomentare le azioni violente o il terrorismo, se proprio così volete chiamarlo sono coloro che lo dovrebbero combattere.
octavio
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