mercoledì 3 febbraio 2010

Sadismi interessati


Dobbiamo tornare indietro fino al 1963 quando, a causa del movimento indipendentista algerino, il generale de Gulle fu costretto a interrompere gli esperimenti nucleari nel Sahara per spostarli negli atolli della Polinesia Francese, oggi Tahiti.
Gli esperimenti sono stati, ovviamente, molto dannosi sia per la popolazione che per l’ambiente e nel 1981 si decise di spostarli sottoterra e poi pian piano cessarono. Nel 1995, sotto un coro di enormi proteste, Jacques Chirac annunciò che la Francia avrebbe condotto una nuova serie di esperimenti sotterranei. I danni sono stati enormi: centinai di persone sterili e con malattie cancerogene e, come sempre, bambini deformi. A Tahiti si formarono numerose associazioni per riottenere almeno un, quasi insignificante, risarcimento danni, ma la Francia sempre negò che determinate malattie cancerogene potessero essere legate ai loro esperimenti. Vennero così nel 2006 organizzati dei centri medici seguiti da UNSCEAR (Comitato scientifico delle Nazioni Unite di studio effetti delle radiazioni ionizzanti), che stilò un elenco di 18 malattie legate agli esperimenti atomici. La notizia di ieri porta un po’ di speranza ai parenti delle vittime, infatti, dopo una lunga discussione, durata anni, in cui la Francia riconosceva solo 13 delle 18 malattie, ieri il primo ministro francese, François Fillon, si è finalmente pronunciato a favore delle 18 malattie per cui la Francia elargirà ricompensazioni.
È sicuramente una nullità questa decisione, anche perché tutta la storia appena raccontata ci dimostra come il più forte ama sadicamente giocare, sempre, con il più debole, ma gli albori di una speranza devono sempre esistere.
momò

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