Nelle fiabe che mi raccontavano quando ero piccolo i mostri che dovevano fare paura erano sempre orchi o stregoni i quali però, grazie all’infinità bontà e forza del protagonista di turno venivano sconfitti senza troppi problemi e la pace, così tornava a regnare. Si sa i tempi cambiano, non si può non accettarlo e così anche le fiabe per ragazzi vanno modificandosi. Ora i cattivi vivono tutti nei paesi arabi, senza distinzione eh, basta dire che è musulmano (con una s mi raccomando!) che sei sicuro di aver già descritto con precisione le caratteristiche del tipico terrorista. E i paladini della giustizia? Beh ovvio quelli sono i popoli occidentali che avendo i soldi possono permettersi di comandare e, avete visto?, ormai l’uomo nero a noi non fa più paura, lui è il paladino della giustizia anzi, è il nobel per la pace. E se davvero questo volesse dire che il razzismo è finito non sarei così arrabbiato è solo che il nobel per la pace ogni giorno trova qualcosa di nuovo per sminuire l’uomo. Da una settimana il nuovo mostro non è un singolo ma è una intera nazione: Yemen. Causa presunte campi d’addestramento terroristici presto lo Yemen vedrà l’inizio delle famose missioni di pace. Ma non è finita qui, da oggi tutti passeggeri provenienti da Yemen, Arabia Saudita, alcuni degli Emirati Arabi dovranno essere perquisiti ad uno ad uno da uno speciale robot. Senza distinzione, o forse è meglio dire senza ritegno, tutti passeranno in fila nell’abbraccio metallico di un nuovo eroe della giustizia. Scusate questa non è discriminazione?
In un altro aeroporto io personalmente ho avuto la paura di non riuscire a prendere il mio aereo a causa dei controlli: Ben Gurion, Tell Aviv. E anche qui la discriminazione: se parli ebraico sei sicuro di non aver problemi se no davanti a tutti sarai umiliato con domande assurde e inutili (se sono solo rivolte a scoprire possibili terroristi) e avrai l’onore di essere perquisito corporalmente; meglio ancora: la tua valigia sarà aperta e anche le tue mutande saranno mostrate a tutti i militari.
Viva la democrazia.
momò
In un altro aeroporto io personalmente ho avuto la paura di non riuscire a prendere il mio aereo a causa dei controlli: Ben Gurion, Tell Aviv. E anche qui la discriminazione: se parli ebraico sei sicuro di non aver problemi se no davanti a tutti sarai umiliato con domande assurde e inutili (se sono solo rivolte a scoprire possibili terroristi) e avrai l’onore di essere perquisito corporalmente; meglio ancora: la tua valigia sarà aperta e anche le tue mutande saranno mostrate a tutti i militari.
Viva la democrazia.
momò
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