Il 27 di gennaio Manuel Zelaya, ex-presidente del Honduras, ha abbandonato lo stato honduregno per dirigersi i Repubblica Dominicana, di fatto, da quella data, il golpe ha vinto. Abbiamo ottenuto informazioni sulla situazione attuale in Honduras e per ovvi motivi di sicurezza riscriverò le loro parole per poter denunciare anche qui l’abuso di potere che il dio denaro può compiere.
Dopo l’uscita di scena di Zelaya e dopo le elezioni dello scorso novembre ha preso il potere Porfirio Lobo Sosa, a capo dell’unione tra partido Nacional ultraconservatore e di un gruppo di golpisti che hanno preferito continuare a stare in politica… dopo la chiara vittoria illegale delle elezioni hanno potuto parlare di governo scelto dal popolo, quando in realtà ci troviamo di fronte a una dittatura! Non si possono dimenticare gli oltre 40 morti gli oltre 4000 tra feriti e incarcerati la sospensione della garanzia costituzionale e la perdita di lavoro. E oltre a ciò, beffa delle beffe, qualche giorno fa il “nuovo” Congresso Nazionale ha dichiarato amnistia generale, così da non poter incolpare più nessuno dell’accaduto. Il popolo continua a soffrire ed è sempre più stretto nella morsa dell’odio: tutti i funzionari politici, complici del golpe, continuano il loro lavoro negando, mentendo e reprimendo violentemente il popolo.
Voglio ricordare (e questo lo dico io, di mio pugno) che tutto ciò è stato fatto con la benedizione dell’esercito, e fin qui non ci sarebbe quasi nulla di strano, e della Chiesa Evangelica e Cattolica! Le uniche, che dovrebbero, a rigor di logica, portare pace e carità, hanno preferito il trono reale. E ancora più nelle retrovie, sempre ben nascosti perché hanno a capo il Nobel per la Pace, la mano degli Stati Uniti e di tutte le imprese commerciali che hanno interessi economici nel territorio muovevano le marionette a loro piacimento.
Finchè il denaro sarà il metro di misura di tutte le contese, e finchè il denaro sarà il dio che tutte le chiese adoreranno non ci sarà mai pace. E’ triste dover portare già oggi, dopo solo un giorno dal mio ultimo post, l’esempio più crudele della benedizione degli eserciti. È triste perché l’Honduras, come la Palestina, sono nel mio cuore. E’ triste perché si giustificano violenza e barbarie con un segno di croce.
… attenti al gorilla !
Dopo l’uscita di scena di Zelaya e dopo le elezioni dello scorso novembre ha preso il potere Porfirio Lobo Sosa, a capo dell’unione tra partido Nacional ultraconservatore e di un gruppo di golpisti che hanno preferito continuare a stare in politica… dopo la chiara vittoria illegale delle elezioni hanno potuto parlare di governo scelto dal popolo, quando in realtà ci troviamo di fronte a una dittatura! Non si possono dimenticare gli oltre 40 morti gli oltre 4000 tra feriti e incarcerati la sospensione della garanzia costituzionale e la perdita di lavoro. E oltre a ciò, beffa delle beffe, qualche giorno fa il “nuovo” Congresso Nazionale ha dichiarato amnistia generale, così da non poter incolpare più nessuno dell’accaduto. Il popolo continua a soffrire ed è sempre più stretto nella morsa dell’odio: tutti i funzionari politici, complici del golpe, continuano il loro lavoro negando, mentendo e reprimendo violentemente il popolo.
Voglio ricordare (e questo lo dico io, di mio pugno) che tutto ciò è stato fatto con la benedizione dell’esercito, e fin qui non ci sarebbe quasi nulla di strano, e della Chiesa Evangelica e Cattolica! Le uniche, che dovrebbero, a rigor di logica, portare pace e carità, hanno preferito il trono reale. E ancora più nelle retrovie, sempre ben nascosti perché hanno a capo il Nobel per la Pace, la mano degli Stati Uniti e di tutte le imprese commerciali che hanno interessi economici nel territorio muovevano le marionette a loro piacimento.
Finchè il denaro sarà il metro di misura di tutte le contese, e finchè il denaro sarà il dio che tutte le chiese adoreranno non ci sarà mai pace. E’ triste dover portare già oggi, dopo solo un giorno dal mio ultimo post, l’esempio più crudele della benedizione degli eserciti. È triste perché l’Honduras, come la Palestina, sono nel mio cuore. E’ triste perché si giustificano violenza e barbarie con un segno di croce.
… attenti al gorilla !
infatti lui, sdegnando la vecchia
si dirige sul magistrato
lo acchiappa forte per un'orecchia
e lo trascina in mezzo ad un prato
quello che avvenne fra l'erba alta
non posso dirlo per intero
ma lo spettacolo fu avvincente
e lo "suspence" ci fu davvero
attenti al gorilla !
dirò soltanto che sul più bello
dello spiacevole e cupo dramma
piangeva il giudice come un vitello
negli intervalli gridava mamma
gridava mamma come quel tale
cui il giorno prima come ad un pollo
con una sentenza un po' originale
aveva fatto tagliare il collo.
attenti al gorilla !...
momò
momò
Nessun commento:
Posta un commento