lunedì 18 aprile 2011

艾未未

Partiamo dal presupposto che è in cinese quindi dei miei amici blogger solo 小王子 sarà in grado di leggere senza problema il blog che metto a link qui. Dobbiamo poi precisare un altro presupposto se no non si capirà mai nulla: io non sono contro Facebook. C’è chi lo dipinge come fosse la reincarnazione di Satana tentatore (il periodo liturgico mi offre questa metafora) e io non lo vedo in tal modo. Certo non comprendo quelli che raccontano ai propri amici virtuali anche quante volte vanno al bagno, ma anche questa è una esagerazione tanto quanto quella di Satana.
Ora come ora Facebook e i blog (il modo più rapido e semplice per dire alla gente ciò che uno pensa) fanno molta paura, spaventano perché è difficile poter mettere dei filtri alla voce di un singolo individuo e, soprattutto, in questo modo, tramite messaggi o post, si sono organizzate le rivolte in tutto il Medio Oriente; c’è quindi da avere davvero paura di che cosa il mondo di internet può creare: addirittura rivolte popolari. Tutti bene o male corrono ai ripari e oscurano profili o siti, è interessante notare come ormai, nel mondo della tecnologia, esistano anche i desaparecidos informatici, vanno a tamponare il danno finchè è ancora nascondibile. In alcuni paesi non esiste, però, solo l’orrido mezzo della censura mediatica, esiste anche il più pericoloso e angosciante mezzo della censura fisica.
E ritorniamo dunque alle righe iniziali perché questo destino è capitato all’autore del blog di cui sopra, Ai Wei Wei attivista e artista, che nel suo blog ha raccontato quotidianamente la sparizione degli individui scomodi al Governo Cinese o i segreti più scottanti che la Cina voleva nascondere, è stato arrestato, dopo la chiusura sistematica dei suoi profili facebook o dei suoi blog.
Cosa ha portato tutto ciò? Oltre alla preoccupazione per la vita dell’attivista, la Cina in questo senso non va per il sottile e comunque, ripeto, molti invisi al governo sono scomparsi e non li si ritrova più, il suo arresto ha portato a un crollo pari al 40% dei profili facebook di utenti cinesi: la gente ha paura di ritorsioni, addirittura molti cinesi si iscrivono a FB sotto falso nome e falsa nazionalità.
Io credo che il peggior modo di fare politica sia quello del controllo sistematico dei propri elettori, sia creare un Grande Fratello Governativo. Il vero problema oggi è la necessità che la politica ha di creare mostri che incutano il timore nelle persone di poter essere arrestati o messi al pubblico ludibrio. La politica dovrebbe, anzi deve, essere per la gente non contro la gente.
octavio

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