Lasciò cadere di nuovo la spada insanguinata. Un'altra vita scivolò lungo la lama. Non era il tempo delle parole, non era il tempo di discutere, rimaneva solo l'urgenza dell'attimo. Doveva difendere la sua opera non contava quanto i suoi amici rimaessero indietro, lui doveva avanzare. Rimase solo in mezzo ai rivali, i suoi compagni li aveva persi nello slancio della foga, solo davanti alla moltitudine che ormai lo opprimeva.
Ma proprio quando l'avversa schiera ormai lo vinceva ecco l'urlo del suo più strano fratello, quello che spesso lo criticava in privato, quello che la notte con lui discuteva di tattica fino a tardi ma che poi nella lotta era il più vicino. Così con un urlo di guerra egli fu al fianco dell'eroe e insieme ridarono vigore alla resistenza. Il ponte stava per essere preso ma i due si ersero a nuovo baluardo e i compagni poterono riconquistare terreno...
Corvotempesta
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