giovedì 30 settembre 2010

dalla padella alla brace

Ieri sera il governo Berlusconi è caduto. Ma no! Diranno i miei piccoli lettori, c'è ancora! Allora vi concedo che da ieri sera il Governo è in agonia, ancora capace di far del male siamo intesi, ma ormai la strada verso le urne è aperta. Avete già letto i giornali non c'è bisogno che faccia la cronaca, mi limito ai malumori leghisti. Questi personaggi di così fine pensiero, così delicati nell'esprimersi accetteranno di dovresi confrontare con altre forze? Saranno capace di dialogare con gli altri partiti?
Dialogare? I Leghisti?
Quindi si andrà a votare, Maroni è stato ascoltato mentre lo diceva, Bossi è sotto mozione di sfiducia per i suoi soavi toni contro la popolazione di Roma (incredibile il PD ha fatto qualcosa!), non sono segni di un governo in salute.
Inoltre se la Lega dice "votiamo" Silvio non può numericamente opporsi e o i giudici o gli elettori lo colpiranno. da qui il titolo del post di oggi. A parte qualche isola di resistenza del buon senso, un paese allo sfascio si affida storicamente al fascio, oggi la Lega.
Spero di sbagliarmi ma la Storia e, soprattutto, gli attuali politici delle opposizioni, non danno molta fiducia. Vedremo, magari spunterà qualcuno a tirarci fuori da questa rosea situazione, magari un politico che si occuperà del lavoro e delle persone.
IoLiOdioINazistiDellIllinois

I monologhi spacciati per dialoghi

Forse è un grande evento, forse no è normale amministrazione, sta di fatto che le due Coree si incontrano per dialogare anche se vengono definiti negoziati militari. Il Timone ne aveva già parlato e poi quasi tutti conoscono i modi in cui si svolgono questi dialoghi. Ci si incontra sul confine, si entra nelle famose casette bianche e grigie, ognuno scortato dai suoi militari, ci si siede ai tavoli e si tira una piccola cordicella, posta esattamente sulla linea di confine, per dividere, anche sul tavolo, le due Coree. Se per caso si deve andare a consegnare un messaggio da una Corea all’altra si entra sempre nella casetta, si supera il confine per arrivare alla porta dello Stato al quale va consegnato il messaggio, mentre dalle finestre si viene controllati e tenuti sotto mira, due militari si tengono stretti e si appoggiano contro il muro per evitare che ci aprisse la porta potesse tirare in territorio nemico il messaggero. Sembra follia ma questo avviene davvero e se avviene capite bene che i dialoghi non possono esistere, sono al massimo monologhi a turni alternati.
Le due Coree comunque si incontrano per dialogare e due sono le tematiche che dovranno affrontare da un lato il Nord vuole la delimitazione della frontiera marittima del Mar Giallo dall’altro il Sud vuole discutere sulla responsabilità di Pyongyang sull’affondamento del Cheonan sudcoreano. È pur vero che in tutto l’anno le due Coree si sono avvicinate negli aiuti umanitari dopo le inondazioni che hanno colpito il Nord e sul ricongiungimento dei famigliari divisi dopo la guerra, ma se le uniche motivazioni portate ai dialoghi ufficiali sono per dividere maggiormente che senso ha farli? Con quale scopo? Il dialogo non dovrebbe unire?
octavio

martedì 28 settembre 2010

Meno stupore e più azione

Tutti provano disappunto, tutti dicono che sono delusi, alcuni azzardano addirittura una buona dose di perplessità, ma in fin dei conti nessuno sa come andranno a finire questi benedetti negoziati di pace. In realtà so che al 95% di coloro che provano disappunto o delusione e sono perplessi rimangono indifferenti al problema pace in Medio Oriente e al problema nuovo inizio delle costruzioni coloniali ebraiche.
Volendo sottolineare con grande forza nuovamente la sua stupidità Netanyahu dichiara che lui continua a costruire come, quando e dove gli pare ma con Abbas devono continuare i dialoghi di pace. Lo ripeterò in maniera molto schietta: come si può pretendere di continuare dei dialoghi di pace se una parte continua a usurpare a suo piacimento l’altra?
Nel mentre i coloni non hanno perso tempo e hanno già iniziato a porre le prime pietre a destra e a manca: in sole 24 ore è stata inaugurata la costruzione di una scuola materna nelle vicinanze dell’insediamento Avraham Avinu e cioè nella città vecchia di Hebron, sempre a Hebron la costruzione di una scuola religiosa ebraica nelle vicinanze della Tomba dei Patriarchi (per l’esattezza a 1300 metri di distanza). Quest’ultimo progetto porta in sé il terzo progetto nascosto e cioè la distruzione di centinaia di casa di epoca mamelucca (una perdita non solo umana ma anche artistica) per far posto alla scuola.
Questo è avvenuto in 24 ore, potete immaginare da soli quanto può avvenire in una settimana, poi in un mese e infine in un anno. Spero ora capiate che la richiesta di blocco degli insediamenti è assolutamente fondata e necessaria. Tutti coloro che si sono tanto messi in mostra per sottolineare che stavano facendo qualcosa per la pace in Medio Oriente che facciano veramente qualcosa e pongano fine a questo scempio.
michael

filastrocca

un amico mi ha chiesto una canzone, una bozza, non saprei non ne ho mai scritte, se vuole ne tragga qualcosa...

nel paese del dipinto
stava un uomo vinto.
nel paese dei sogni
ecco l'uomo che imbrogli.
Esperienze aveva fatto
fino all'ultimo stramazzo,
non c'è pace non c'è impiego
nel paese del disegno.
Ma quell'uomo non sapeva
che viver di un sogno si poteva
e con disdegno guardava
la ragazza abbandonata.
cosa fai? le chiedeva
"piango la mia debole preghiera,
per un uomo sfigurato
ho vissuto senza fiato".
Poi dun tratto lo sapete
il coraggio lesto vedrete.
Ci fu un lampo, ci fu un tuono
ed il grosso terremoto
con inganno con orgoglio
ecco l'uomo senza portafoglio.
nel paese del dipinto
stava un uomo vinto,
lei per mano lesto prese
verso nuove imprese.
Ci fu pace ci fu guerra
sempre sulla stessa terra
senza odio combatterete
per il sogno vincerete.
la filastrocca sol rimane
a chi piange dentro al mare.

Corvotempesta

lunedì 27 settembre 2010

Moriendo Desolato

Ritorno su di un tema già affrontato: la pena di morte. Ora che abbiamo avuto la quasi certezza che Sakineh non rischia più la vita lei è già entrata nel dimenticatoio e la pena di morte non interessa più a nessuno. Era Sakineh che faceva scandalo e dava voti ai governi di stampo fascio/razzisti e quindi l’hanno usata per i loro comodi. Nessuno se n’è mai fregato di tutti gli altri che crepavano e continuano a crepare nel resto del mondo e, soprattutto, nella tanto Occidentale quanto Democratica America di Obama. La pena di morte torna infatti in California dopo una moratoria di quattro anni, torna dopo la sentenza del giudice Jeremy Fogel che l’ha reintrodotta sostenendo che può essere applicata se viene garantita al condannato la facoltà di poter scegliere la sostanza letale da farsi innniettare.
Chi manifesterà o giudicherà, con tutti i mezzi a sua disposizione, questo atto ingiusto? Credo quasi nessuno, la notizia è di sabato e nessuno ne ha parlato, nessuno ha fatto niente, nessuno volta di uno/a Sakineh americana è stato appeso davanti a nessun Campidoglio del mondo.
Una piccola sottolineatura va pure data sulla politica di Obama, lui che era per chiudere Guantanamo date le condizioni in cui venivano trattati i suoi “inquilini”, lui che doveva chiudere tutte le guerre, lui che è diventato nobel per la Pace, lascia correre su questi fatti che succedono proprio sul paese che lui governa.
Una domanda comunque mi rimane nella testa irrisolta: uccidere con la pensa di morte non ci rende assassini tanto quanto il condannato?
octavio

domenica 26 settembre 2010

un paese da 60 metri quadrati

E' bello sapere che forse, chissà, ma, se... la terza carica dello stato si dimetterà (si però, forse, bo) per un appartamento di 60 metri quadrati. Pazienza un fascista in meno, non sarò certo io a difendere Fini. Quello su cui riflettere è la sproporzione tra la campagnia mediatica sulla "casa di Montecarlo" e i reati commessi da altri parlamentari e uomini di governo. Ricordo ad esempio che Umberto Bossi è condannato a 8 mesi per tangente Enimont, Roberto Maroni condannato a 4 mesi e 20 giorni per resistenza a pubblico ufficiale durante la perquisizione della polizia in via Bellerio a Milano. Mettersi contro il re dell'informazione ha le sue conseguenze.
IoLiOdioINazistiDellIllinois 

sabato 25 settembre 2010

Do you like chicken stock?

Si avvicina sempre di più il Yom ha-Kippurim, giorno fondamentale per il mondo ebraico in quanto inizio del loro anno. Nei giorni precedenti tale festa un altro rituale preparatorio, il rituale di Kapparot, viene compiuto in special modo dagli ultraortodossi; il rituale consiste nel farsi passare sopra la testa un pollo vivo mentre si recitano precise preghiera che viene poi sgozzato e donato ai poveri, il pollo passando sopra la testa dovrebbe assorbire i peccati dell’uomo, caricarli su di sé e tramite la sgozzatura cancellarli definitivamente. Io fin dalla mia carriera universitaria sono sempre stato affascinato da questi rituali magico/religiosi perciò non giudicherò mai questo rituale anche se è vero che in Israele moltissimi oggi protestano per bandire dalle piazze pubbliche questo rituale, che gli animalisti definiscono barbaro.
Molta opinione pubblica ha detto che non ci sarebbe stato periodo migliore di questo, così ricco di religiosità e pentimento per il mondo ebraico e musulmano (essendo appena trascorsa la festa di fine Ramadan), per iniziare i dialoghi di pace tra Israele e Palestina. Io vorrei spiegarvi che cosa significa per un vero ebreo il Yom ha-Kippurim, non è solo il semplice inizio dell’anno con tanta festa e baldoria ma è il momento in cui tutta la comunità ebraica dopo una settimana di preghiera e pentimento riceve l’assoluzione di tutti i peccati commessi contro Dio. Giorno quindi centrale per la vita di un fedele, bisogna però sottolineare le ultime parole “peccati commessi contro Dio”, quelli sì scompaiono e la coscienza se ne pulisce e già il pollo aveva fatto una buona parte nella pulizia, ma i peccati contro gli uomini? Quelli, secondo la religione ebraica, scompaiono nel Yom ha-Kippurim solo se si è ottenuto il perdono da parte di chi ha subito il peccato. Tutti i polli allora moriranno inutilmente, tutti i rituali di Yom ha-Kippurim saranno inutile: nessuno può più giustificare il male che Israele sta facendo al popolo palestinese.
michael

venerdì 24 settembre 2010

Rorate Cœli desúper, Et nubes plúant justum

“En medio de la tormenta, el muro tronó; salimos corriendo y la casa se cayó como si se tratara de un pastel”, parola del signor Macario Martinez che ha aggiunto di essere vivo per miracolo dopo le inondazioni causate dalle tempeste tropicali che si stanno battendo sempre con più forza sull’Honduras. La situazione è quella di emergenza, niente in confronto all’uragano Mitch ma comunque già otto settori della capitale sono inondati, nelle zone più colpite la forza dell’acqua ha distrutto l’asfalto dalle strade che si sono trasformate in fiumi, una parte dello stadio è crollata uccidendo l’autista di un taxi che di lì passava. Il problema non è solo di questo periodo già da fine luglio le piogge era iniziate e avevano portato la loro forza su una città costruita sulle miniere e che quindi non ha vere e proprie fondamenta ma vive piuttosto su un terreno che è un colabrodo. Colabrodo che si sta ancora di più formando dopo che il peso dell’acqua stagnante sul terreno reso ormai saturo d’acqua ha incominciato a sprofondare causando enormi voragini (alcune profonde anche oltre 20 metri) nei campi o nelle strade.
La situazione è molto preoccupante, anche perché non si può certo credere o sperare che il governo attuale faccia qualcosa, siamo di fronte all’impotenza dell’uomo e al disinteresse dell’uomo. Da un lato c’è chi perde tutto e, disperato, non sa più a che santo appellarsi e come tirare avanti; dall’altro c’è chi ha già ottenuto tutto e ora studia solo il modo per mantenerlo, a discapito anche degli altri.
octavio

giovedì 23 settembre 2010

Opera Nazionale B.(alilla-erlusconi)

Visto il successo dei rifacimenti di vecchi modelli FIAT anche lo stato ha deciso di seguire l'esmpio, ecco a voi il restauro della Balilla, nel senso dell'Opera Nazionale Balilla. Con un geniale accordo tra due luminari come il ministro Gelmini e il ministro La Russa nasce "allenati per la vita"! Vero e proprio corso militare per ragazzi delle scuole superiori valido come credito scolastico, mi fa un pò schifo descivere i dettagli del progetto, comunque... Dopo corsi teorici ai ragazzi verrà insegnato a tirare con arco e pistola (ad aria combressa), dividersi in "pattuglie" e orientarsi in zone aliene. Dopo i simboli leghisti ad Adro la volontà di coltivare piccoli tuberi invece che nuovi uomini continua senza pietà.
Ricordo a tutti la preghiera Balilla
"Io credo nel sommo Duce, creatore delle Camicie Nere, e in Gesù Cristo suo unico protettore. Il nostro Salvatore fu concepito da buona maestra e da laborioso fabbro. Fu prode soldato, ebbe dei nemici. Discese a Roma, il terzo giorno ristabilì lo Stato. Salì all'alto ufficio. Siede alla destra del nostro Sovrano. Di là ha da venire a giudicare il bolscevismo. Credo nelle savie leggi. La comunione dei cittadini. La remissione delle pene. La resurrezione dell'Italia, la forza eterna, così sia.''

Mi ricorda qualcuno ma non mi viene in mente chi.....

IoLiOdioINazistiDellIllinois



Proibito e Permesso

Oggi il post sarà forse un po’ noioso ma data la notizia che ha fatto il giro del mondo per cui Israele avrebbe lasciato passare dalla Frontiera della Striscia di Gaza ben 5 veicoli usati e 15 nuovi, mezzi proibiti all’accesso fino a poco tempo fa, vorrei darvi l’elenco di ciò che è permesso o proibito far entrare a Gaza. Spero vi rendiate conto che far passare 20 macchine è una presa in giro solo per far bella figura con la stampa internazionale.
Prodotti Proibiti: Salvia, cardamomo, cumino, coriandolo, zenzero, marmellata, aceto, noce moscata, cioccolata, frutta, nocciole, biscotti e caramelle, patatine, seltz, frutta secca, intonaco, catrame, legno per costruzioni, cemento, ferro, glucosio, sale industriale, plastica, vetro, metalli, margarina industriale, fogli di tela cerata, tessuto, essenze o profumi, canne da pesca, reti da pesca, sacchi per l’immondizia, pezzi di ricambio per le incubatrici, pezzi di ricambio per macchine industriali, bidoni per il latte, sistemi di irrigazione automatica, mangime per polli, strumenti musicali, fogli A4, biro, notebook, quotidiani, giocattoli, rasoi, macchine per cucire e loro pezzi di ricambio, riscaldatori, frutta in scatola, cavalli, asini, capre, carne liofilizzata, pulcini
Prodotti Permessi: Farina, zucchero, dolcificante, riso, sale, olio da cucina, semolino, lievito, pasta, ceci, fagioli secchi, fagiolini, lenticchie, pere, burghul, frumento, lupini, latte in polvere, prodotti freschi, margarina, hummus, carne o pesce o ortaggi congelati, vitamine e oli per la nutrizione animale, sacchi vuoti per la farina, contenitori per medicine e medicinali di base, pannolini, prodotti di igiene femminile, carta igienica, saponette o sapone liquido, shampoo, dentifricio, detersivo per lavatrice, ammorbidente, detersivo per i piatti, detergente per i vetri, detersivo per pavimenti, detergenti per il bagno, cloro, insetticida, caffè, the, salame, spugne, carne e pesce in scatola, stracci, za’atar (spezia), pepe nero, sesamo, brodo di pollo, coperte, candele, fiammiferi, scope, palette, cestini, anice in semi, camomilla, palette, cannella, polvere purificante acqua insalubre, vetro (massimo 200 autocarri) refrigeratori e riduzioni, acqua minerali, pasta di sesamo, spazzole e pettini, scarpe, abiti, legno per porte e finestre, alluminio, borse di plastica leggera, uova a lunga conservazione, pesticidi, fertilizzanti chimici, secchi, cassette e gabbie in plastica, cartoni per le uova, fibre di vetro, vari tipi di semi, vari tipi di medicinali per animali, grano, orzo.
michael

mercoledì 22 settembre 2010

E la crisi continua

C’è chi si è visto tolto il figlio appena nato perché aveva un reddito troppo basso, c’è chi se li è visti portare via dopo tanto tempo di vita insieme per il medesimo motivo, c’è chi ha divorziato, c’è chi ha sterminato una famiglia per il dolore di non poterla mantenere, c’è chi trovava orgoglio nel suo lavoro e glielo hanno tolto, c’è chi non sa come fare ad arrivare alla fine del mese e a volte digiuna, c’è chi non si sposa anche se vorrebbe, c’è chi on fa i figli e dopo è troppo tardi, c’è chi accetta anche le usurpazioni del padrone che fa contratti minimi con paga minima per potere raccogliere qualche soldo, c’è chi lavoro in nero, c’è chi entra nel mondo del porno perché lì sì che si guadagna, c’è chi si è fatto contrattare anche solo per un giorno per distribuire giornali gratuiti di fronte alla stazione. Questa è la situazione in gran parte del mondo europeo e/o occidentale ma se passo alla situazione del Terzo Mondo la situazione si complica maggiormente perché là c’è chi non ha una casa, c’è chi non ha un bagno, c’è chi non mangia anche per una settimana, c’è chi si prostituisce e chi chiede l’elemosina, c’è chi vende droga o entra in una banda, c’è chi usa la droga per non sentire la fame, c’è chi vede distrutta la sua casa di lamiera a causa di un nubifragio.
Questo è il nostro mondo. Di fronte a tutto questo giunge la notizia (oggi ritirata) che i calciatori vogliono scioperare per le condizioni in cui si trovano a dovere affrontare un match di calcio con questo cambio di orari delle partite. Mi dispiace per chi ha l’amore per il proprio idolo, spero che i bambini non leggano questo post perché loro hanno il diritto di credere che il loro idolo sia un eroe, ma per me tutti coloro che erano davvero convinti di scioperare e coloro che glielo hanno proposto posso andare a fare in …..
Ogni 6 secondi un bambino muore a causa della denutrizione nel tempo in cui ho scritto questo post ne sono morti 100.
octavio

martedì 21 settembre 2010

Caccia alle streghe

Il Papa va a Londra e il mondo si ferma, tutti ascoltano le sue parole, tutti vogliono vedere come uscirà dai problemi che in questi anni la Chiesa ha mostrato di avere. Dall’altro lato se il Papa viaggia la sicurezza deve lavorare da matti per mantenere vivo il rappresentante del Dio cristiano sulla Terra. Quando personaggi di questo livello si muovono è chiaro che sbuca il terrorismo islamico (in particolar modo se viaggiano quelli cristiani, perché se viaggia il Dalai Lama non c’è quasi mai il rischio di terrorismo islamico) e Scotland Yard lo ha capito subito e subito si è mosso, viaggiava a notizia che si volesse organizzare un attentato al Papa e così i primi 6 netturbini arabi (non musulmani ma ci tengo a sottolineare arabi) che gli sono passati sotto le mani li ha arrestati per poi rilasciarli la domenica stessa data la mancanza di prove. Questo fatto a portato alla ribalta due pensieri forti in tutte le menti del genere umano benpensante cristiano o occidentale in genere: 1. è proprio vero che il Papa è un mito perché rischiava l’attentato 2. il mondo musulmano è tutto fatto da terroristi.
L’altro fatto degno di nota è che sono stati arrestati proprio loro perché qualcuno (non si sa bene chi) è andato a testimoniare rispetto alle loro conversazioni durante la pausa pranzo e questo è molto grave perché com’è successo a Londra può succedere in ogni parte del mondo: siamo tornati al tempo delle streghe e tutti controllano tutti solo per avere il piacere di contare quante persone è riuscito a condannare uno sulla base delle chiacchiere. Non c’è più rispetto per nessuno, tutti ormai vogliono provare il gusto di condannare in fretta qualcuno solo sulla base del pettegolezzo quotidiano.
octavio

lunedì 20 settembre 2010

non siamo soli

Rimando i nostri coraggiosi lettori alla pagina del sito de "il manifesto". L'articolo di Santino Spinelli, persona che stimo molto e di cui seguo il lavoro culturale e musicale, approfondisce dall'interno la cultura dei Sinti e Rom. La lettura è utilissima per conoscere, conoscere è il primo passo per non odiare, come cata Guccini "che sempre l'ignoranza fa paura ed il silenzio è uguale a morte"...
http://www.ilmanifesto.it/archivi/fuoripagina/anno/2010/mese/09/articolo/3408/

IoLiOdioINazistiDellIllinois

domenica 19 settembre 2010

lavoro, solidarietà e il pericolo leghista


Mentre i giornali filogovernativi e telegiornali di una certa "fede" battono da mesi il tamburo di una casa a Montecarlo, mentre si parla solo della compravendita di deputati il Paese smette di lavorare. Le indiscrezioni sui nuovi licenziamenti da parte di Alitalia si aggiungano a situazioni sempre più gravi che si abbattono da nord a sud in tutta la penisola. La situazione delle grandi periferie abbandonate denunciano il fallimento di una politica dimentica dei propri cittadini. Per chi viene dall'Emila le "Vele" sono quei nuovissimi cavalcavia che solcano l'A1 al casello di Reggio Emila, per chi ha orizzonti più ampi sono le tristemente celibri costuzioni di Scampia con il loro altissimo tasso di disoccupazione. Lo ZEN di Palermo ospita situazioni altrettanto bisognose di riscossa e risposte da parte di una politica latitante. Incredibilmente varee aree del sud d'Italia sono state lasciate sole quando paesaggisticamente, storicamente, archeologicamente (e, permettetemelo, gastronomicamente) potrebbero gareggiare con qualsiasi zona del pianeta. Per continuare l'assurdo le difficoltà del sud, invece di muovere a solidarietà, hanno creato al nord una nuova ondata razzista sfociata in quel partito di sgrammaticati, pericolosi e rozzi: la Lega. Non scriverò mai abbastanza sulla pericolosità di questo partito in continua crescita che si basa sulle paure e il conservatorismo più retrogrado. L'evoluzione storica di questi sedicenti celti (popolo che tra l'altro vide la pianura Padana solo da lontano e che certamente preferì la Turchia! Per chi non lo spaesse sono gli antenti dei Galati) mette a nudo tutte le debolezze di un popolo, quello italiano, ormai manovrato dai media senza colpo ferire. I leghisti che tanto attaccano oggi gli extracomunitari, i Rom (a meno che non siano ricchi calciatori) e guardano male ogni povero del mondo nascono con l'idea di isolare la zona ricca del paese da quella povera! Se lo ricordino i tanti ragazzi di origini meridionali che oggi dicono "io voto Lega". Insisto su questo partito neofascista perchè la rapida espansione dei suoi mezzi economici e mediatici mette le radici sempre più in profondità. I simboli di Adro in una scuola "perfetta" vogliono solo dire: "siamo ricchi, forti, potenti! bimbo impara a votare per noi". Un paese senza lavoro, con l'età media sempre più alta ha bisogno soprattutto di solidarietà e fraternità non di violenza e richezza nelle mani di pochi.
IoLiOdioiNazistiDellIllinois   


sabato 18 settembre 2010

Tantum religio potuit suadere malorum

Oggi il Papa ha chiesto scusa alle vittime di pedofilia nel Regno Unito, un passo decisivo e importante che non chiude una pagina nera della Chiesa ma almeno riporta un minimo di dignità. Parto da questo fatto perché mi sono domandato, ma non ho trovato risposte mediatiche della voce del Papa che me lo confermava (se qualcuno le trova è pregato di inviarle commentando), se Benedetto XVI si è ricordato che il 16 settembre 1982 l’esercito cristiano libanese istruito dai militari israeliani massacrava milioni di persone nelle tristemente famose città di Sabra e Shatila (che si scrive così e non Chatila come fanno in molti). L’anniversario giunto ormai al suo 28° anno è un punto fondamentale per la storia del nostro mondo contemporaneo e cade proprio in giorni di grande fermento per i dialoghi di pace. Israele uccidendo uno dei leader di Hamas proprio in questi giorni ha dimostrato di non essersi dimenticato della strage mostrando invece il suo volto satirico e di sfida, il Papa invece non avendo detto nulla ha cercato di dimenticare l’azione dell’esercito cristiano.
Sabra e Shatila sono l’esempio migliore di cosa voglia dire da un lato giustificare una guerra con un po’ di acqua benedetta e dall’altro cosa significa il non trovare un dialogo nemmeno tra le religioni solo per il potere politico. Il dottor Abdullah Abdullah, rappresentante dell’OLP libanese nel giorno della celebrazione ha così commentato: “Con la nostra unità ci troveremo ad affrontare chiunque voglia sminuire i nostri diritti e voglia mantenere il nostro popolo senza casa, chiudere le porte al nostro popolo. La resistenza palestinese è nata per essere vittoriosa, continueremo a resistere, affronteremo il nemico e resisteremo all’aggressore in tutte le arene e a tutti i livelli, per avere il ritorno del nostro popolo vittorioso in un paese libero e indipendente: la Palestina!”.
Condivido in pieno e uso le sue parole come mezzo per non dimenticare mai Sabra e Shatila.
michael

venerdì 17 settembre 2010

ti porterò lontano

Torno a parlare di un argomento già affrontato da me e da altri su Nessundormapiù. E' un tema che è nel cuore di chi non ha la prestesa di essere sempre nel giusto, il tema caro a chi crede che ogni popolo vada difeso per le sue caratteristiche, il tema del popolo Rom. E' essenzialmente la paura di ciò che è diverso dalle nostre abitudini a spaventarci tanto in queste persone? E' il fatto che non vogliono una casa fissa? A queste domande si stà oggi rispondendo con la violenza in dose sempre maggiore, violenza della quale erano fatte le rotaie che portavano ai campi di sterminio nazisti. La storia si ripete verso un poplo contro il quale si generalizza come bambini ignoranti: "rubano, sono sporchi". Generalizzare crea olocausti infiniti. Crea disgusto vedere Berlusconi e Bossi cavalcare l'onda francese in un argomento da voti sicuri, è il sistema leghista che prende piede, è creare paura e rispondere con la violenza, è la fine della politica come interesse alla cosa pubblica. Lo zingaro è classificato a meno che uomo, che importa se le dichiarazioni di due o tre pazzi con milioni di elettori alle spalle creeranno una caccia all'uomo da come non si vedeva dal periodo nazifascista?
All'infinito razzismo che cova inestinguibile nel cuore d'Europa (anche se Francia e Germania si sono scambiate di posto) la soluzione rimane sempre quella di cercare di conoscere l'altro, facendo questo piccolo passo c'è anche il rischio di incontrare veramente se stessi.
IoLiOdioINazistiDellIllinois

In memoriam Hamas Iyad Asaad Shelbaieh

Si sono conclusi tre giorni di colloqui tra gli USA, Israele e la Palestina, altri tre giorni che avrebbero dovuto portare ottimi o perlomeno buoni risultati, ma che in realtà hanno portato a un nulla di fatto. Ovviamente il bastone tra le ruote lo mette Bibi e gli USA già tremano che i colloqui fra esatti 13 giorni chiudano senza portare a nulla. Abu Mazen ha ribadito che i dialoghi possono andarsi a far fottere se Israele non manterrà il blocco degli insediamenti attivo e non fino al 30 settembre come da decisioni iniziali. La Clinton ovviamente per evitare la figura della pera cotta dichiara ai media: "Direi che sono su una strada costruttiva e sono stati per noi molto rassicuranti".
A queste parole fa eco la notizia che sto per darvi che scioccherà l’opinione pubblica di pochi (tra cui la mia) e lascerà indifferenti i più, tutti coloro che non si interessano della vita di un uomo. Nel campo profughi di Nur Shams ieri è stato ucciso uno dei leader di Hamas Iyad Asaad Shelbaieh (38 anni). L’esercito ha fatto l’ingresso nel campo con i carri armati e, dopo aver perquisito alcune case e distrutte alcune baracche è entrata nell’abitazione di Shelbaieh e gli hanno sparato a sangue freddo mentre dormiva. C’è anche un’altra versione dell’incidente e per amore della verità ve la devo riportare, probabilmente infatti Shelbaieh sarebbe stato colpito da tre colpi di arma da fuoco (due al torace e uno alla gola) prima di entrare in casa e sia poi morto cadendo sul letto. Come sia andata in ogni caso poco importa sta di fatto che un uomo è morto. Un uomo che rappresentava un partito religioso/politico che da fastidio a Gaza e un uomo che rappresenta la volontà israeliana di nessun interesse ai dialoghi di pace. Qui siamo di fronte a una vera e propria faida ingiustificata da entrambi i lati. Se esiste la faida come può esistere un’idea di perdono e di pace? Come si può organizzare qualcosa di formalmente preciso e così molto seguito dai media per la pace se ogni giorno da un lato del mondo si dialoga per la pace e dall’altra parte, là dove la pace si deve fare, si ammazzano le persone?
michael

giovedì 16 settembre 2010

Resistencia Popular

Con orgullo patriótico, miles de estudiantes de educación media salieron a celebrar el 189 aniversario de independencia de Honduras.

Ho voluto mettere la frase iniziale della notizia proveniente dai quotidiani honduregni per farvi vedere il vero spirito combattivo che quel popolo ha. Ieri era appunto il 189 anno dalla liberazione del dominio spagnolo. Un paese che anche dopo l’indipendenza ha comunque molto sofferto i drammi e le brutture della povertà, della guerra e dell’abbandono sia fisico che morale. Un paese che ha mantenuto sempre però la testa alta di fronte a tutti i problemi.
So, da fonti certe e personali, che l’orgoglio patriottico di milioni di studenti (di cui parla la notizia) è forte e vero e so per certo che questo li porta ad alzarsi in piedi, non solo per manifestare la loro gioia di indipendenza passata ma anche per protestare contro la dittatura che stanno subendo e per rovesciare il potere del Presidente amico di tutti i potenti e assassino del suo popolo.
Nessun Dorma nasce per dar voce agli operatori silenziosi che rosicchiano come tarli, nessuno li vede, nessuno sa che ci sono ma il potere sempre li teme, mi auguro che i giovani siano il motore catalizzatore di una vera e nuova indipendenza dell’Honduras, quell’indipendenza che porti la verità a galla e che permetta una nuova rinascita, che rafforzi i valori di giustizia e dica la verità.
Tutto ciò non è utopia, il popolo honduregno lo dimostra tutti i giorni.
octavio

mercoledì 15 settembre 2010

Sarkozy e i suoi rastrellamenti

Sicuramente è più scandaloso dire che si vuole bruciare il Corano, sicuramente riscuote più “successo” e porta le dovute critiche. Questo vale soprattutto perché chi lo dice è un folle e un pastore della Chiesa Americana e dunque uno che non conta quasi nulla, la sua dichiarazione è facilmente etichettabile come “delirio di un folle”. Meno scalpore fa la proposta di legge, ormai divenuta legge, di vietare il burqa nei luoghi pubblici sul territorio francese, questo perché a farlo è un Premier. Con il sì arrivato dal Senato dunque le donne che andranno in giro con il burqa saranno multate con 150€ e, in caso di reiterazione, obbligate a seguire dei corsi di civilizzazione, chi invece obbligheranno una donna ad indossarlo sarà punibile con un anno di carcere e 30.000€ di ammenda. Questa è la Francia di Sarkozy, la Francia che ha svelato e sta svelando (scusate il gioco di parole) il suo volto di razzista. Davanti a tutto ciò nessuno fa nulla, per noi occidentalotti borghesi ciò è normalità o problema di un altro Stato sul quale si può al massimo dare un commento, ma molto pacato. Io invece metterei in legame questa nuova legge con ciò che l’UE ha dichiarato ieri sulla Francia: "La mia pazienza sta terminando. Ne ho abbastanza" parola del commissario europeo alla Giustizia Viviane Reding. La sua dichiarazione non era per la legge antiburqa ma per il modo in cui Sarkozy sta gestendo l’espulsione dei rom o, con le giuste parole che si dovrebbero usare, per il modo in cui Sarkozy sta gestendo i rastrellamenti nei ghetti rom (e queste sono parole violente ma che vogliono ricordare che anche gli zingari sono morti nei campi di sterminio e oggi uno Stato gli sta regalando lo stesso trattamento). Unisco queste due cose perché voglio che si squarci il burqa di Maya (scusate se ancora gioco) e si dimostra l’arroganza, il dispotismo, l’assurdità e la mancanza di rispetto che Sarkozy dimostra quotidianamente; perché si sveli il vero volto del governo francese, un volto razzista a tratti xenofobo che dovrebbe solo farci paura.
octavio

martedì 14 settembre 2010

Religioni al potere

Nuovo incontro per i “negoziati” di pace tra Israele e Palestina, spero di no ma credo che ne sentiranno le conseguenze in patria tutti i civili. Le richieste iniziali sono due, da una parte Abu Mazen che richiede lo stop alle costruzioni dei coloni, richiesta giustificata e giusta perché mi domando come possa esistere pace se il popolo che la dovrebbe fare con te ti ruba la terra e mi chiedo come possano esistere due Stati separati se sul terreno di uno si costruiscono le case di un altro. L’altra richiesta arriva invece da Netanyahu che chiede ai palestinese di riconoscere lo Stato d’Israele come stato ebraico, questa è invece una richiesta inutile, una richiesta che non porta a nulla. Anzi tutto mi domando dove sono tutti i cori occidentali che dovrebbero gridare allo scandalo essendo che Bibi sta chiedendo di riconoscere l’etichetta di ebraico (dunque di religioso) per la parola Stato che il nostro mondo occidentale tanto vorrebbe laico. In secondo luogo mi permetto di far presente a Bibi che sbaglia a richiedere il riconoscimenti di ebraico allo Stato d’Israele perché non è vero che tutti gli ebrei si rispecchiano in Israele e nella sua politica, dovrebbe piuttosto richiedere che venga riconosciuto come Stato Sionista, in quel caso sarei io il primo a riconoscerlo. Definirlo tale significherebbe però definirsi colonialisti e razzisti cosa che il popolo d’Israele è, ma che ha vergogna a dichiararlo.
Non sarà certo questo cavillo a fermare i possibili, presunti, auspicabili dialoghi di pace, è però questo cavillo che dimostra ulteriormente il problema che tutto il mondo deve affrontare: la falsità. Si giocano le carte della religione e del benpensare per nascondere le atrocità che si compiono, si sfrutta l’idea di un Islam violenta per aumentare l’idea di un popolo israeliano (in questo caso non ebraico ma israeliano) che sta subendo un nuovo Olocausto.
michael

domenica 12 settembre 2010

La storia non è maestra di nulla

Ieri si ricordava l’attacco alle Torri Gemelle, nella commemorazione un pazzo faceva capolino e parlava di bruciare il Corano, queste notizie hanno oscurato l’attenzione (se ce n’è mai stata da parte del mondo occidentale) su Gaza.
Lunedì sera un (attenzione eh, ho detto uno) colpo di mortaio veniva sparato da Gaza verso i territori israeliani sul confine non causando nulla di grave, né feriti né danni. Un atto ingiustificato e sbagliato che mina i dialoghi di pace. Positivamente pensavo che Israele, non avendo risposto subito all’attacco non avrebbe più risposto e invece ha aspettato (la vendetta, si sa, è un piatto che va servito freddo) fino al giorno dei preparativi per la commemorazione di ‘aid al fitr, festa di fine Ramadan. Ieri quindi, mentre la gente era tutta per le strade e per i mercati a fare acquisti sono partiti gli F16 e hanno così bombardato: un missile nella zona occidentale della Striscia di gaza ferendo centinaia di persone, un missile a Gaza City senza riportare danni, tre razzi a Rafah distruggendo molte case e l’area mercato dove appunto si accalcava la gente, infine i carri armati stanziati a Beit Hanoun hanno sparato sulle coltivazioni distruggendole in grande quantità. Una risposta che come sempre non ha misure e non ha limiti, una risposta che usa il minimo attacco nemico solo per poter portar avanti la sua politica colonialista e razzista.
I miei commenti sono ormai ripetitivi, forse vi ho anche un po’ stancato. Mi limiterò spesso a darvi solo la notizia, i miei commenti ormai li sapete già. Il nostro blog ieri sperava in una rimembranza dell’attacco terroristico come mezzo per imparare e non ripetere. Questa è la dimostrazione che non c’è interesse in nulla se non nel Dio Denaro. Se non si esce da questa logica tutti i discorsi saranno sempre belli ed emozionanti ma pur sempre semplici parole al vento.
michael

sabato 11 settembre 2010

Memento Mori

Oggi è il punto zero, un vero e proprio Ground Zero. Con oggi iniziava la guerra al terrore e con oggi (come commemorazione non come data ufficiale) finisce la guerra in Iraq. Oggi dovrebbe essere giornata di lutto mondiale che dovrebbe insegnarci, parole scontate perché si dicevano dopo la Shoah e oggi non abbiamo imparato niente da quella.
2974 sono i morti nell’attacco alle Torri Gemelle, oltre 5000 sono solo i civili morti in Afghanistan dopo l’inizio della guerra, lo ripeto, solo i civili, sui morti in Iraq il conto non finisce mai e i dati più recenti ve li abbiamo già riportati pochi giorni fa. Se uscissimo per un attimo dalle nostri convinzioni del tipo “Gli americani sono tutti capitalisti e colonizzatori” o “i musulmani sono tutti terroristi e tutti contro i diritti della donna” e ci mettessimo solo a calcolare un assurdo totale dei morti, come ci sentiremmo?
E dove le mettiamo tutte le inchieste sulla veridicità di tale attentati? Mi spiego meglio, un attentato è sicuramente stato, ma per mano di chi? E il folle che grida che brucerà il Corano condannando così a morte certa,o quasi, tutto il mondo cristiano (senza colore di fazione) che nel mondo musulmano lavora? E tutti i manifestanti che non vogliono la Moschea vicino a Ground Zero?
Se oggi è un vero giorno della memoria lo deve essere in maniera precisa e certa. Lo deve essere ricordando tutti i morti, quelli caduti l’11 settembre e quelli caduti a causa dell’11 settembre, di qualsiasi colore o religione essi siano. Oggi si dovrebbe dire la verità accusando anche con precisi appellativi i mandatari di questo scempio e dello scempio avvenuto fuori USA.
Probabilmente oggi, mentre il mondo piange le proprie perdite, Bush, poco prima di andare a letto, si sfregherà le mani e sorriderà pesando a quanto ha guadagnato e a quanto ha sbeffeggiato la gente organizzando la scusa e le successive guerre.
Il Timone

venerdì 10 settembre 2010

Il cancro insanabile

La definisco fatwa, anche se so che fatwa è il nome araba e non ebraico per intendere una sentenza religiosa valida per tutti gli appartenenti alla tal fede. In questo caso la fatwa arriva dal mondo ebraico e a pronunciarla è il rabbino sefardita Shlomo del Amar. Viene pronunciata ieri, il giorno del capodanno ebraico, ed invita il popolo ebraico (i coloni in particolare) a continuare a costruire i loro insediamenti nonostante il congelamento di tale azione da parte del governo israeliano. La fine di tale congelamento coinciderebbe con la fine della festa dei Tabernacoli (che inizia il 23 e termina il 30 settembre), la festa più importante per il mondo ebraico che ricorda la vita del popolo d’Israele durante il viaggio nel deserto verso la Terra Promessa. Il Rabinno Shlomo è convinto che anche i giorni di questa festa sia lecito lavorare, d’altronde si ricorda un momento di fatica e dolore del popolo ebraico verso la Terra Promessa, Israele appunto.
Il primo fattore degno di nota è che tutti, anche io, condannano subito la politica di Netanyahu dimenticando troppo spesso che il vero problema in Israele è la struttura religiosa sionista rispetto la quale nemmeno le decisioni di Bibi hanno potere: la religione sovrasta gli accordi politici internazionali.
Il secondo fattore, che continuo a ripetere da molto tempo, è che gli accordi di pace fatti alla lontana e con chi non c’entra niente (vedi Obama) non serve a nulla, soprattutto perché non si guarda chi si ha dentro al proprio paese, vedi il rabbino Shlomo.
michael

My sweetest toy

All starts from an idea, I think right, building a mosque near Ground Zero. A lot of people yelled their dissent, but I think that any place of prayer is remembrance of the dead of September the 11. I must point out: screaming its disagreement does not mean being stupid, screaming to burn the Koran is to be ignorant; not for the fact that there may be other terrorist attacks but that does not allowed people freedom.
The ignorant here is the pastor Terry Jones, author of the book "Islam is of the Devil" (if fundamentalism is not this, what’s fundamentalism?), who said: “The burning of the Koran is to draw attention to something going wrong, we need to stand up and deal with terrorism”. His son, Luke Jones, said: “We want to fight against a religion which leads people to Hell”.
All political and religious world has spoken out against this crazy idea of the pastor who, however, said he does not think of going back.
Do you really believe that this is the right way to fight terrorism? Have you forgotten the evil that made the Holy Inquisition and the list of banned book? Don’t we live in a globalized world?
Not complain if the world goes wrong and it’s full of wars, we are, with our stupidity and arrogance that we create.
octavio

giovedì 9 settembre 2010

Leggi ad personam?


In Perù infuoca la protesta, giusta e fondamentale per fermare una legge assurda e inutile sullo stampo delle leggi “salvaculo” che si fanno in Italia. È stata infatti approvata dal Governo peruviano una legge che permette di chiudere i processi che si trascinano troppo a lungo nel tempo senza mai avere una sentenza. Fino a qui no ci sarebbe nulla di male, anzi ben vengano leggi così, ma questa legge sarà valido per tutti solo e forse nel 2012, quella approvata recentemente recita precisamente così: legge che permette di chiudere i processi lunghi per i militari e i poliziotti accusati di violazione dei diritti umani.
La giustificazione è che intanto si mette avanti una legge che possa aiutare i militari ma che poi sarà valida per tutte le persone, per tutti i casi e per tutti i delitti. Non credo che ci sia bisogno di molti commenti ma alcuni sottolineature vanno fatte.
1. Perché si pensa sempre prima all’esercito e alla polizia che alla povera gente? Solo perché si deve difendere la figura di merda che si fa quando i militari si inorgogliscono del loro potere e danneggiano tutto e tutti?
2. Se la legge è una legge per accorciare i processi e per avere una sentenza definitiva è giusto, non si può martirizzare un imputato solo perché i tribunali non lavorano, ma se questa è una legge, come è, per nascondere la violenza allora è l’assurdità più grossa che possa esistere.
3. È ingiusto, assurdo e da combattere un Governo che emana leggi che sono contro il suo popolo e solo a vantaggio di pochi. Se la legge è uguale per tutti così deve essere, ma è anche vero che ormai nessuno ci crede più a questa diceria.
octavio

mercoledì 8 settembre 2010

CardeMAL

“Le istituzioni dello Stato democratico honduregno sono in funzione e le loro sentenze sono state conformi al diritto. I tre poteri dello Stato – esecutivo, legislativo e giudiziario – sono vigenti sul piano legale e democratico secondo la Costituzione». Con questa frase la Conferenza episcopale dell’Honduras (Ceh) ha, a suo tempo, legittimato il golpe di Micheletti e indirettamente la morte di centinai di persone, per chi non è avvezzo a nomi come “conferenza episcopale” lo dico in modo più semplice la Chiesa in Honduras ha giustificato dei morti innocenti per mano di un boia. Oggi il Cardinale honduregno interviene su piccoli problemi di scaramucce interne fra Presidente e Congresso Nazionale (tutto ruota intorno alla gestione del canale 8 di Teleunsa, non so cosa possa litigare tanto l’informazione è già controllata da tempo) e dice: “Se deben respetar las sentencias dictadas por el Poder Judicial. En este campo lo que debe respetarse, sobre todo, es la justicia. Si existe un Poder Judicial, el Poder Judicial es la instancia”, e ha pure il coraggio di aggiungere: “no se puede pisotear ninguno de los poderes. Si hay fundamento jurídico, tiene que aplicarse la ley. A mi juicio, cualquier tipo de controversia debe resolverse de acuerdo con la justicia”, per aggiungere infine, colmo dei colmi: “Creo que nuestra Honduras se va a construir en la paz si se construye en la justicia. Si la justicia no se aplica o hay sobre todo -es lo que más nos preocupa- impunidad, entonces nos esperan días muy tristes”.
Anzitutto bisogna invitare il cardinale a farsi fare un controllo alle funzione celebrali e alla memoria perchè lui ha giustificato la morte di innocenti usando la giustizia per pulirsi le sue sante natiche, in secondo luogo con che faccia può dire che senza giustizia possono arrivare solo gironi tristi? Ma si rende conto delle cazzate che spara?
Che ogni individuo paghi le sue colpe, non mi metterò a fare io il giudice ma lui che in un Giudice crede dovrebbe iniziare a tremare per la paura.
Che venga da un cardinale giustificato un atto violento fa schifo, che un cardinale si metta poi a dare giudizi di pace e fratellanza riguardo alla situazione interna del paese che lui stesso ha contribuito a creare è assurdo.
Lady Macbeth così impazziva: Via, maledetta macchia!... Via, ti dico! Uno, due tocchi...Su, questo è il momento! L'inferno è tenebroso.... Vergogna, mio signore, che vergogna! Un soldato, e così pieno di paura! Ma che bisogno c'è d'aver paura che lo si scopra, se non c'è nessuno che può chiedere conto a noi potenti? Però, chi mai avrebbe immaginato che il vecchio avesse in corpo tanto sangue!... Qui sa ancora di sangue: non basteranno tutti i balsami d'Arabia a profumar questa piccola mano.
octavio

martedì 7 settembre 2010

e poi la cena a casa tua


Il vecchio Re incrociò le dita e si fermò a riflettere... Aveva due alleati potenti uno in ascesa verticale nella lotta ai conseni l'atro stabile da tempo, forse in indebolimento. Questo secondo gli si era rivolto contro e ora lo accusava senza un minimo di gratitudine per quello che aveva fatto per lui... aspettava per cena l'altro alleato sempre più forte, più grande, più fastidioso. Ma il Re era ancora lui, ricco potente e con "le mani in pasta" in ogni questione del bel paese che governava. Uno dei servitori gli annunciò l'arrivo del suo ospite, preparandosi mentalmente diede l'ordine di farlo passare "devo continuare ad averlo come alleto, soprattutto ora..." pensava il vecchio.
Sceso dalla grande macchina blu l'uomo in ascesa continua guradava il palazzo del re... "fino a quando dovrò lavorare con quest'ometto?" pensava tra sè e sè, "sono sempre più forte, ogni giorno che passa... no, non ancora abbastanza per liberarmi di lui..." Si disse per almeno la centesima volta da quella mattina, e salì la grande scalinata d'ingresso...
Venne servito l'aperitivo e l'uomo in ascesa parlò con la sua voce rotta:
"Eccellenza, siamo quindi rimasti soli?"
"a quanto pare, amico caro" (intanto il re pensava a quando lo stesso discorso aveva fatto con l'uomo che ora lo aveva abbandonato pensando all'epoca all'uomo che ora aveva davanti...)
"Screditarlo, attaccarlo e quando lo affronteremo di lui non sarà rimasto più nulla" diceva l'ospite che intanto pensava "lascerò questo lavoro a lui intanto io vado avanti per la mia strada... sempre in ascesa confortando le paure della gente..."
"Giustissimo" rispose il Re che intanto pensava "A chi crede di insegnare il mestiere questo??? Ho già iniziato da tempo a screditarlo, perderà ogni potere... Ma intanto ho già affilato le mie armi"... Il Re aveva infatti ridato lustro a una delle sua aziende più in mostra con alcuni acquisti brillanti che accecavano la concorrenza e di cui i giornali specialistici parlavano in continuazione...
"come vede, Eccellenza Serenissima, il calo di ascolti nei vostri telegiornali e l'aumento in quelli minori, non da Lei guidati?"
Lo stava stuzzicando e questo il re lo sapeva bene, non voleva permetterlo...
"E' una fase passeggera... aspetta che riprendano i giochi e i miei gladiatori lotteranno nell'arena così bene che non si parlerà di altro... la situazione mediatica è sotto controllo" ma anche il Re era preoccupato, quella pausa per la nazionale di gladiatori non ci voleva, meglio che riprenda presto il campionato...
La prima portata fu consumata su questo piano del discorso, il secondo e il dolce videro il delinearsi dell'ffensiva che re e uomo in ascesa concordarono insieme...
Risalendo sulla sua grande auto blu l'ospite pensava al suo futuro... "rimanere al potere, prendendone sempre di più."
Prima di coricarsi vicino alle ragazze noleggiate per quella notte il Re pensava al suo futuro "rimanere al potere, prendendone sempre di più".
Corvotempesta

You're not alone

La struttura è così composta: Los Halcones che controllano le zone di dominio dei Los Zetas; Las Ventanas ragazzi che “fanno il palo” in diverse aree dello Stato Messicano e su tutto il territorio che viene chiamato “la ruta del migrante”; Los Mañosos che si occupano del commercio di armi; Los Leopardos prostitute e travestiti che raccolgono informazioni dai loro clienti; Direcciòn 20 membri che gestiscono tutta la banda. La struttura è a cellula così che nessuno sa niente di ciò che accade nell’altro reparto e, in caso di arresto o tortura, non può rivelare nulla. Questa è la banda de Los Zetas, paramilitari violenti e molto esperti che da tempo il governo messicano sta cercando di smantellare attraverso la sua violenta guerra ai cartelli della droga. Non è solo della droga però che trattano ma si occupano anche di portare illegalmente gli immigrati da uno Stato all’altro. Ed è qui che giunge la notizia: ieri sono arrivati all’aeroporto di San Salvador 11 feretri di giovani salvadoregni uccisi (insieme ad altre 60 persone provenienti da tutto il Centro America) come prezzo da pagare per la lotta che il governo messicano compie contro la droga. Questo il discorso del presidente Funes: "Ya no podemos permitir que nuestros hijos e hijas que se aventuran a irse del país para encontrar en otro país condiciones de vida que aquí no encuentran, no podemos permitir que les maltraten, que dañen su integridad física, que violen sus derechos humanos".
Questo è il vero problema. Lo sfruttamento e la violenza su persone innocenti. E non è valido limitarsi a dire che i cattivi sono i paramilitari che non hanno il senso del rispetto e non si fanno scrupoli su niente. No! Questo non basta, si abbia il coraggio di dire invece che con la corruzione, e l’ingiustizia uno Stato può vivere forte e in salute per lungo tempo, perché nella maggioranza dei casi è di quello che vive. Combatte il narcotraffico per ottenere successo dalla gente, arresta o uccide alcuni capi ma poi i rimanenti li invita di nascosto a cena per dividersi i profitti. Per fare questo bisogna accettare però la perdita di alcune vite umane, solo così si può continuare a giustificare la battaglia.
octavio

Se non sei biondo sei immondo

Apprendo ora dal quotidiano di sabato 4 settembre un bell'avvenimento di quelli che ti mettono addosso un'allegria e una stima per il popolo italiano immense. Accadde a Tradate (provincia di Varese, terra verde e celodurista DOC): il sindaco del ridente paesino pone la prima pietra del Nazileghismo. Ecco qui il testo dell'"editto sui bambini", nato per incentivare ed aiutare le coppie che vogliono avere figli: Il Comune elargirà 500 euro di premio per ogni bambino nato. Ma solo se entrambi i genitori del bambino sono italiani. Arriviamoci insieme: ecco qui il primo Manifesto della Razza Verde Padana. Ovviamente, dopo le proteste di tutti coloro a cui si è accapponata la pelle, il Tribunale di Milano ha dichiarato che siamo di fronte ad un evidente intento di discriminazione. Ed ora la perla finale: la risposta della Lega. "Il fine perseguito non è nel modo più assoluto di garantire sostegno ad un bisogno. Il fatto è che la popolazione europea mostra un forte tasso di calo demografico. E' del tutto ovvio che alla morte dei popoli si accompagna la morte delle rispettive culture. Il bonus attiene al futuro della cultura europea indissolubilmente legata ai popoli dell'Europa medesima." Ed ecco che la Lega si mette a coltivare bambini di pura razza europea, mentre chi non è biondocchiazzurri può anche crepare, a noi che 'cce frega? Attendiamo fiduciosi un esercito di Puri Guerrieri Ariani, cloni dei nostri antenati Celtici.
zecca

lunedì 6 settembre 2010

Non siamo la polvere di un angolo tetro

Delle ultime evoluzioni nella politca italina (di cui l'atto di Mirabello segna una punto interessante) un ottimista può trovare qualcosa di positivo. Di buono c'è un lento ma costante ritorno all'incontro con le persone, piazze, feste e palchi vari ricominciano a rispondere al monopolistico controllo mediatico del piccolo re. Quanto di sincero ci sia poi in chi occupa i palchi, da una parte e dall'altra, è questione da sviscerare. Sono comunque sempre le stesse persone, gli stessi attori. Camminando questa estate nella mia non grande città ho visto manifesti del PD che attaccavano la Lega, la cosa mi ha fatto molto piacere, mi ha dato l'idea di un risveglio nella lotta per le proprie idee "extratelevisivamente", se mi passate il termine, l'unica nota negativa è che detti manifesti facevano mostra di sè solo in un parcheggio nel bel mezzo di agosto... non so in quanti si siano fermati... magari, spero, in città più grandi lo spazio è stato più rilevante. Spero che il monolitico clima politico nel quale sono cresciuto si stia finalmente sfaldando lasciando spazi a nuove personalità e a diverse voci, magari anche piccole e flebili ma pur sempre voci da ascoltare. Sicuramente chi ha goduto di questa staticità e ha comunicato solo per immagine e slogan non cederà facilmente terreno, speriamo che in questo nuovo clima politico (lontanissimo ormai il partito dell'amore, lontano ancor di più il "mai più con Bossi", persi negli studi televisivi plastici e lavagnette con grandi opere mai fatte o che non funzionano come promesso e tante altre belle parole) si possano levare canti nuovi che diano la scossa in un paese senza lavoro in cui non si parla di industria, istruzione e risorse del territorio. Siamo qualcosa di più di spettatori televisivi, siamo qualcosa di più di semplici contribuenti, siamo qualcosa di più che studenti, lavoratori, figli o genitori aspettiamo risposte concrete come la x che chiederete di mettere su una scheda elettorale.
IoLiOdioINazistiDellIllinois

Cambio della Guardia

Rav Aluf Gabi (Gabriel) Ashkenazi, ai più non dice nulla ma la sua carriera militare in Israele è molto lunga è importante, cerco di raccontarvela in tappe: inizia la sua vita nell’esercito come militare nella guerra del Kippur, diviene Vice Comandante nella guerra del Libano nel 1982 e nel 1988 diviene capo dei servizi segreti del Comando Nord d’Israele (per intenderci servizi segreti in Libano), nel 2002 diviene Vice Capo di Stato Maggiore ed è in prima linea per la costruzione del muro (la biografia israeliana ironicamente e sadicamente dice che combatté molto per far seguire la Green Line il più possibile per rispetto dei palestinese… ma che vada a quel paese!) infine il 14 febbraio 2007 (il giorno degli innamorati) diviene Capo di Stato Maggiore dell’esercito Israeliano. Per Israele un eroe per me un mostro.
Il governo ha però deciso di fare un cambio, bisogna voltare pagina e mettere al posto dell’eroe un nuovo eroe, con una carriera più breve ma altrettanto “brillante”… il prossimo 14 febbraio (sempre il giorno degli innamorati) sarà infatti investito di questa carica Led Galant. Anche lui inizia come soldato semplice, non ci sono azioni fondamentali nella sua vita ma il quotidiano servizio ai checkpoint, nel 2005 diviene capo dei servizi segreti del Comando del Sud (sempre per intenderci lavora sul confine con l’Egitto, nel deserto del Negev e nella Striscia di Gaza), ha seguito il ritiro dei coloni da Gaza, tra la fine del 2008 e l’inizio del 2009 ha guidato l’azione Piombo Fuso. se l’altro ai miei occhi era un mostro questo non saprei come definirlo, lui è il braccio che ha ucciso 1400 persone e ne ha ferite a migliaia con le armi al fosforo. Lui che ha fatto tutto questo viene messo a capo supremo dell’Esercito. Obama può fare quel che vuole e Netanyahu davanti alla stampa può continuare a dirsi disponibile per i dialoghi di pace, con questa mossa (che nessuna informazione mondiale riporta, solo nei giornali palestinesi si trova) la pace è già finita, se mai era iniziata.
michael

Il razzismo in casa

Non avrei mai pensato di dover parlare della mia vita personale su questo blog, ma tutto ciò che combatti come un boomerang ti ritorna contro e te lo trovi tra i tuoi parenti. Tutto incomincia dal fatto che mi sposo, niente di che, felice io, i miei genitori e tanto lavoro da fare. Arriva il momento di invitare i parenti, ci tengo a sottolineare parenti alla lontana, i quali si dimostrano felici sì, ma con riserva, il dramma infatti serpeggia nelle loro case. E uno potrebbe pensare a una grave malattia, a un dolore famigliare e invece no, il dramma è il fidanzato della nipote, come direbbero loro, un negro.
Rendiamoci conto in che mondo viviamo. Mi domando fino a dove arriveremo se continuiamo così. Non c’è stupore ormai nel vedere la Lega vincere in ogni dove e a qualsiasi livello, c’è un dolore grande nel vedere che il razzismo è all’ordine del giorno e ce l’hai pure a casa tua.
Tutti si vantano della globalizzazione, di un mondo che ha accorciato le distanze e si è reso più unito. Il punto è che per essere alla moda si DEVE essere globalizzati. Come si può essere globalizzati se non si accetta poi l’altro individuo? La globalizzazione vale solo per il mercato e solo per la possibilità di arricchire noi, gente dell’occidente? Ieri ascoltavo il discorso di Fini, si vantava del PDL come un vero partito occidentale cioè con al primo posto il valore della libertà. Questa sarebbe la globalizzazione? Mettere noi come metro di misura per giudicare l’altro inferiore? Vedere noi bianchi come il centro del mondo e il resto la feccia da sfruttare?
Ci hanno ridotti così: incapaci di giudicare, incapaci di reagire, razzisti o xenofobi (a seconda dei casi), pieni di orgoglio per la nostra origine occidentale, impauriti da tutto ciò che è nuovo e diverso.
octavio

domenica 5 settembre 2010

Salviamo "solo" Sakineh?

Tutto il mondo si mobilita per Sakineh, la donna iraniana che rischia la morte per lapidazione a causa di un’accusa che pesa su di lei per adulterio. Un’accusa che per il mondo islamico è altamente infamante e che ricade dentro ai peccati di zina’ cioè tutti i peccati di tipo sessuale (per intenderci anche la masturbazione ricade in questo peccato). Un’accusa di zina’ mette in cattiva luce non solo la ragazza ma anche tutta la famiglia e addirittura la stirpe e per questo c’è chi, pensando che valga di più l’onore della famiglia della propria figlia (l’accusa di zina’ a un uomo e pressoché inesistente), si fa giustizia da solo uccidendo o portando al suicidio il proprio caro. Questo succede a qualsiasi latitudine del globo terrestre dentro ad alcune famiglie musulmane, lo scalpore per Sakineh è che la pena di morte gli viene imposta da una corte e da un giudice. Io sono d’accordo con i cori di protesta e con chi dice che è bene parlare di lei perché finchè gli occhi sono puntati sull’Iran nessuno la ucciderà, appena ce ne scorderemo l’esecuzione sarà eseguita. Questo è vero e la sentenza è ingiusta, punto. Ma perché nessuno Stato si mobilita quando viene emessa una sentenza di morte per un qualsivoglia uomo che passa i suoi ultimi giorni nei bracci della morte statunitensi? Perché nessuno grida all’ingiustizia di questo atto? La vita di un uomo non ha forse lo stesso valore? Volgiamo renderci peggiori dei giudici e decidere noi qual è una pena che merita le nostre proteste e quale no? Perché nessuno Stato ha messo sui proprio palazzi le torture del carcere di Guantanamo o di Abu Ghraib è ha protestato? Perché nessuno lo fa?
Io sono stufo di questo mondo che fa le selezioni, sono stufo che si crei un’eroina ad hoc per criticare il mondo musulmano e presentarcelo come il vero cancro dell’umanità. Io non difendo l’Iran, non ne ho interesse, dico che è sbagliata l’accusa a Sakineh e dico che sono stupidi a dichiarare morte a Carla Bruni (anche se capisco, a differenza di molti, l’affermazione irriverente solo per far continuare a parlare di loro; mi stupisco anche che Carlà, con l’accento sulla à, si metta in prima linea per salvare Sakineh e non dica niente al maritino per lo scempio che sta facendo contro i rom). Per favore però, non fatevi prendere dall’informazione attuale che presente l’Islam come non è. Siate savi e svegli, traete le vostre conclusioni.
octavio

venerdì 3 settembre 2010

La guerra riprende, sui confini

Non si era più sentito parlare del Kirghizistan, non ci sono più notizie certe nemmeno io posso darvene. L’ultima notizia risaliva al 10 giugno quando le violenze tra kirghizi e uzbeki abitanti in Kirghizistan era diventato talmente alto da portare a centinaia di morti e a far parlare di crisi umanitaria. Nessuno ha più saputo come è andata a finire, ma oggi arriva la notizia che un attentato suicida è stato portato a termine nel Tagikistan, uccidendo almeno una persone (presumibilmente l’attentatore) e ferendone venti, davanti a una stazione di polizia nel nord del paese. Il numero dei morti è quasi sicuramente destinato a salire data che l’ufficio ancora sta bruciando e non si sa se ci sono persone intrappolate al suo interno. La città in cui l’attaccato è stato compiuto e Kujand vicino al confine con l’Uzbekistan. Guardando la mappa geografica si nota che Kirghizistan, Tagikistan e Uzbekistan sono tutti paesi confinati e sono tutti repubbliche o pseudo-repubbliche nate dopo il crollo dell’unione sovietica e in vario modo legate agli Stati Uniti.
L’opinione pubblica e la stampa parlano di attentato suicida di matrice islamica, e se è vero che la maggioranza religiosa in quest’area di mondo è l’Islam non può essere vero che qualsiasi cosa succede di negativo e violento nel mondo sia sempre di matrice musulmana. Una via possibile di interpretazione, ma bisognerà aspettare gli sviluppi dell’inchiesta e gli sviluppi dell’informazione a riguardo può essere sempre quella di matrice russa. Così come in Kirghizistan Putin ha messo al potere una sua sottoposta e così come ha permesso la crisi umanitaria tra kirghizi e uzbeki anche qui, in Tagikistan questo attentato può essere l’inizio di una nuova guerra fredda in miniatura, interessata al denaro e alla conquista più che al potere.
octavio

giovedì 2 settembre 2010

È finita la guerra

Obama ieri ha dichiarato ufficialmente chiuso la missione in Iraq. L’ha chiusa con rammarico per le molte vite perse e perché comunque ancora molto da fare rimane nel paese.
Rimane molto da fare, è vero ma qualcuno ha provato a fare un conto di ciò che è successo in 7 anni di guerra? Strade, scuole, ospedali case e musei sono distrutti, l’approvvigionamento di acqua e luce è molto difficoltoso, anzi spesso impossibile. La guerra civile scoppiato all’interno del paese non è finita e, anzi, continua a fare morti e feriti oltre che arruolare sempre più giovani volenterosi di entrare nelle file dei militanti dopo sette anni di oppressione e abusi. Da aggiungere l’impennata del prezzo del petrolio e il debito nazionale americano in continuo aumento. Saddam non è mai stato un santo, Saddam ha ammazzato e sterminato, ma tutto questo c’era quando Saddam era al governo? Ve lo siete mai domandato?
Passiamo ora ai morti (dati francesi del 2009): gli americani avrebbero avuto in Iraq 6.926 soldati uccisi,167 suicidi, 66.421 mutilati o feriti gravemente, 26.400 definitivamente fuori combattimento, 26.224 disertori e renitenti. Il 15% dei veterani ha problemi di tossicodipendenza, soprattutto da eroina. Sono da aggiungere 451 soldati uccisi e 5.901 feriti della coalizione alleata Almeno 4.000 soldati inglesi presentano problemi mentali. Le agenzie dei contractor e dei mercenari hanno subito 5.076 morti e 14.382 feriti. Dei morti, 1261 sono statunitensi (ufficialmente 445 e 3307 feriti), spesso presentati come centroamericani.I camionisti stranieri uccisi sono 1053 e 1830 feriti, cui vanno aggiunti 157 membri delle Nazioni Unite uccisi e 244 giornalisti. Inoltre 5.981 volontari e civili arabi morti in Iraq. Gli iracheni hanno avuto 427.902 morti civili, più di 10 volte di più dei guerriglieri morti in combattimento che sono 36.581. In totale la guerra al Terrore è costata a chi l’ha fatta 20.124 morti e 143.979 feriti.
I numeri dicono poco quindi entro nel dettaglio: vi voglio ricordare Abu Ghraib, le armi al fosforo testate a Falluja (con gli attuali casi di cancro e deformazione dei feti), i bombardamenti in case private o autobus.
Certo la colpa non è di Obama, il colpevole è Bush, lui si è trovato “solo” al governo della Nazione che sferrato l’attacco su basi infondate come legami di Saddam con gli attentati dell’11 settembre o presenza in Iraq di armi di distruzione di massa. Lui è il responsabile della fine di questa guerra, questo non lo fa un eroe, non lo fa nemmeno un buon Capo di Stato. Questo lo dirò solo se chiederà scusa, rimetterà in piedi l’Iraq senza l’uso dell’esercito e accuserà di Crimini di Guerra i colpevoli di questo scempio che hanno avuto il coraggio di chiamare Missione di Pace.
octavio