martedì 31 agosto 2010

a un vincitore nel pallone


In tanti hanno già fatto il paragone tra i grandi acquisti dell a.c. Milan e i momenti "forti" della politica italiana. Il punto sul quale vorrei porre maggiormante l'accento è che solitamente queste mosse calcistico\mediatiche funzionano. La vera forza di Silvio Berlusconi risiede nelle sue smodate potenzialità comunicative e nell' effetto spugna che hanno sugli italiani. A tutti piace vedere una bella partita, passaggi veloci e precisi, tiri potenti o a effetto, la giocata, l'invenzione, il ritmo quasi metrico di una squadra che esprime calcio... Ma qui stiamo parlando di chi e come deve governare i cittadini, lo Stato, l'interesse pubblico. Stiamo parlando di giovani che non hanno prospettive lavorative, di titoli di studio futili, di genitori che possono rimanere a casa da un momento all'altro; stiamo parlando di chi deve decidere l'ultilizzo di forze armate, di chi decide quali fonti energetiche utilizzare, parliamo di leggi, giustizia, trasporti, informazione. Spegnete la televisione, chiudete i giornali già impostati per la prossima campagna elettorale, fate l'immenso sforzo di guardare il calcio oltre la giocata del fuoriclasse e pensate a un modo nuovo di affrontare i problemi di un paese. Torniamo a guardare la politica per quella che è la sua origine cioè la ricerca del modo giusto per vivere insieme,  non l'effetto speciale del più potente, non l'intrigo di interessi. Ritroviamo una passione definibile "prepolitica" di attenzione alle esigenze dell'uomo, lasciamo che sia il pallone a rotolare non le nostre teste.
IoLiOdioINazistiDellIllinois

Con perseverancia venceremos

Ritorniamo al paese che a me è più caro, ritorniamo al Honduras. Ho finalmente ottenuto le informazione che desideravo, ringrazio di cuore il mio fornitore. Ma per poter spiegare bene la situazione devo fare un passo indietro fino al 13 agosto scorso quando è stato indetto uno sciopero nazionale dei maestri che ha portato nelle strade più di 20mila persone (sottolineo il coraggio di un popolo che vede gli squadroni della morte costantemente attivi e l’uccisione di molti colleghi maestri ) per richiedere il versamento di oltre (attenzione perché la cifra fa spavento) 3 mila milioni di lempiras (158771831.13 dollari, poi vi chiedete come fa un paese a essere del terzo mondo?) all’Istituto di Previdenza Sociale dei Maestri. Tutti questi soldi sono stati infatti prelevati dagli stipendi dei professori e poi magicamente mai versati all’Istituto ma finito nelle tasche del Gorilla Micheletti. Lo sciopero poi voleva protestare per la presunta idea di decapitalizzare, far fallire e poi ricreare come privata la scuola pubblica honduregna. Fra una settimana incominceranno le lezioni universitarie e si prevede già battaglia. Scioperi, professori mancanti, professori uccisi, studenti che non potranno concludere i lori studi o frequentare le loro lezioni.
Alcuni commenti miei personali:
1. invito tutti a boicottare i prodotti a marchio Chiquita, responsabili del golpe e dei morti oltre che di un trattamento dei propri dipendenti come schiavi.
2. invito tutti a cercare quotidianamente le notizie sul Honduras, nessuno ne parla ma il problema non è finito con il nuovo premier, anzi è peggiorato.
3. invito tutti a cogliere che i golpisti capi dell’attuale Honduras dimostrano come funziona il potere oggi: disinteresse per il popolo, disinteresse per la saluta e salvezza di questo popolo, disinteresse per l’economia dello Stato, interesse per la morte dei dissidenti, interesse nel proprio accumulo di denaro.
octavio

lunedì 30 agosto 2010

Israele: il consenso cigola

Tutti si ricordano dell’assalto barbaro e infame alla Freedom Flottilla, un attacco deciso da Israele e perpetrato in acque internazionali, uno scandalo assoluto che in pochi hanno condannato e in molti hanno giustificato non dichiarando nulla o lasciando correre. In molti hanno poi cercato di superare la barriera israeliana alcuni per sfida altri perché davvero hanno capito che la situazione a Gaza è disperata. Di tutti coloro che hanno detto o hanno provato a partire oggi vi racconto e parlo della Flotta organizzata da Gush Shalom, non tanto perché credo sia la migliore, qualsiasi tentativo è stato il migliore, ma perché questa è organizzata da ebrei che sono contro al governo israeliano. Il positivo è proprio in questo: se è vero che Israele ha molti consensi in patria e molti in particolare negli Stati Uniti esistono anche molti ebrei che criticano fortemente la politica razzista e colonialista, anche loro la definiscono così, di Netanyahu. Questo è la positività di cui vi parlavo, pochi ma comunque un tarlo che scava dentro alla società e cerca di smantellarla. Non sarà una forza che in pochi giorni distruggerà il sistema ma con il tempo, se nessuno cambierà la rotta d’inizio, riuscirà a ottenere ciò che si desidera: la destituzione di un boia che troppo male ha fatto e farà. Ieri sul confine di Gaza due giovani di 24 e 28 anni sono stati feriti con colpi di arma da fuoco alle gambe perché si erano avvicinati troppo alla recinzione che chiudeva un’area dove doveva passare una manifestazione di protesta contro l’occupazione israeliana. Israele si giustifica dicendo che li aveva preavvisati sparando prima alcuni colpi in aria, vi sembra una giustificazione valida? Uomo avvisato mezzo salvato non può essere la legge fondamentale di uno Stato. Ecco perché il boia deve essere destituito.
michael

domenica 29 agosto 2010

Attenti al cane

Parto da una dichiarazione e la sviscero in due parti per meglio presentarvela: “Davanti ad un'emergenza bisogna avere il coraggio di misure anche impopolari”. Bisognerebbe ricordare che è il popolo che elegge e dunque in tutte le scelte statali andrebbe tenuto in considerazione, ma si può anche credere che su alcune questioni il popolo non è informato e ciò che sembrerebbe a prima vista sbagliato risulta essere la soluzione ideale. “Per affrontare il randagismo, in attesa di migliorare le strutture di accoglienza sarebbe opportuno incenerire i cani abbandonati”, vi sembra una scelta ragionata e l’ideale per la risoluzione del problema? Tutto ciò dovrebbe avvenire ad Olbia, dove il problema randagismo è sì enorme, secondo il pensiero di Gianfranco Bardanzellu consigliere regionale PDL.
Avendovi ora detto PDL potrei anche già chiudere il post, non c’è bisogno di altri commenti, sappiamo qual è il metodo lavorativo del partito dell’amore (ne abbiamo prova dal divino Premier che ce ne dà esempio ogni giorno) e quindi sappiamo già darci le risposte necessarie. Chiuderò quindi con poche parole aggiuntive. Non molto tempo fa si accusavano i giovani di essere inconcludenti e mammoni, eravamo anche annoiati, tanto annoiati da bruciare i barboni o creare baby gang che rubassero o violentassero senza ritegno alcuno. Si diceva anche che questi giovani avevano bisogno di un esempio. Rappresentanti regionali del nostro governo vorrebbero bruciare vivi dei cani, questo è l’esempio che davvero stavano aspettando!
octavio

sabato 28 agosto 2010

Pane al pane, Vino al vino

Oggi mi distacco un momento dal mondo palestinese per affrontare un problema altrettanto grave e che dimostra chiaramente come si utilizzino parole che sono entrate ormai nel modo comune di pensare, senza avere però presente ciò che si sta dicendo. La Corea del Nord è un mondo a sè stante, un mondo fatto di confini inaccessibili (fili spinati e con cariche elettriche mortali), una crisi economica e del lavoro allarmante, un disinteresse per la povera gente, un controllo capillare della popolazione (se ti viene concesso il visto per entrare ti vengono assegnate anche da tre a quattro guardie statali che ti seguono tutto il giorno), una struttura militare e di polizia che incute il terrore, un terrore sacro per il grande e santo leader (non è sarcasmo ma così viene chiamato) Kim Jong-il. Questa lunga premessa non vuole essere un’accusa allo Stato coreano, io non sono come gli americani che decidono loro che il governo Saddam era da estirpare perché nocivo per la popolazione e hanno così giustificato una guerra. Se mio padre fosse un despota e mia madre una puttana io comunque gli amerei solo per il fatto di essere miei genitori con il tempo poi solo io potrei decidere se ribellarmi o amarli, questo vale anche per l’Iraq e per la Corea del Nord, la libertà e l’amore rimangono a loro. Ciò che mi fa alterare è che l’ambasciatore coreano ha dichiarato ieri a Cuba che in caso di attacco di USA o Seul loro risponderanno con una “guerra santa nucleare”. Io capisco che l’esagerazione è la migliore arma per far parlare di sé e per mantenere un’aura di terrore e potenza che ai dittatori sempre piace (vedi Obama, vedi Bush, vedi Netanyahu) ma perché bisogna tirare in mezzo parole che rimandano subito al mondo islamico e così si permette di fare subito l’associazione terrorismo=Islam? Superando il fatto che una guerra santa nucleare fa ridere sia per il nome sia perché come può esistere una guerra santa nucleare non riesco a spiegarmelo, io invito nuovamente tutti a informarsi e a legger e il Corano, invito ad imparare la lingua araba: gihad non si traduce con guerra santa, quindi mandate gentilmente a quel paese chi si nasconde dietro a queste balle per mandare avanti una campagna razzista inutile e per far sfoggia di un intellettualismo vano.

Scusate ma qualcosa sulla Palestina devo dire. Netanyahu auspica di incontrare almeno ogni 15 giorni Abbas per mandare avanti i trattati di pace. Due commenti rapidi e coincisi: 1. Non fatevi ingannare da un falso e violento come Netanyahu, sono quotidiane le sue affermazioni buoniste che nascondo la morte e l’uccisione di popolo palestinese 2. Non si può fare un dialogo di pace finchè Netanyahu e il suo governo staranno al potere.
michael

venerdì 27 agosto 2010

Diciamo le cose come stanno

C’è un problema di fondo che da tempo combatto e combattiamo nel blog: la falsa informazione. gli attentati e i gesti violenti sono da condannare, sempre! Ma che vengano usati i gesti violenti, solo perché compiuti da musulmani, per sottolineare che l’Islam è nemico questo è inaccettabile. Diciamo le cose come stanno, chiare ed evidenti come risultano palesi agli occhi di tutti. Dal 1990 la Somalia ha sempre assistito a scontri fra la popolazione, sempre! E gli USA hanno ben pensato, come sempre fanno, di andare a fare i giustizieri del pianeta e si sono stabiliti lì con prepotenza. E per quale motivo sono andati in Somalia? Perché lì di petrolio ce n’è in abbondanza e la possibilità che altri concorrenti (vedi il Sudan che vende alla Cina) entrino in contatto con il governo somalo questo non va bene, in più avere la Somalia vuol dire avere il controllo dell’Oceano Indiano, cioè avere il controllo del commercio che da lì passa per l’India. Detto chiaro e palese: Conquistare la Somalia significa controllare i nuovi paesi in sviluppo: Cina e India. Questo nel ’90, nel 2006 nuova crisi governativa (cioè il governo è sempre in crisi perché mai è stato un governo decente ma sempre scelto per crollare) e l’Etiopia si autoproclama (o meglio viene proclamata dagli USA che li armano e li accompagnano) e diventare un nuovo esercito di liberazione dal nemico islamico. Da quel momento nulla si è più risolto, anche l’ONU si è solo preoccupato di dire che le azioni del 2007 erano un genocidio ma poi non è intervenuto essendoci di mezzo Washington. Con queste premesse forse è più facile capire il perché di questi attentati in Somalia, con queste premesse si capisce perché l’Africa ha sempre dittatori o governi fantasma. La violenza è sempre da condannare, al pari anche l’informazione fasulla è da estirpare.
octavio

giovedì 26 agosto 2010

Cristianesimo o Razzismo?

Il meeting si vanta di essere su tutti i telegiornali e giornali nazionali, si vanta così di avere grande successo: è facile avere successo se si chiamano rappresentanti di governo, si dice quello che loro vogliono che si dica e li si lascia liberi di fare tutte le dichiarazioni che vogliono sulla situazione del paese. Nella presentazione della manifestazione però non ci si vanta solo di questo ma anche dell’apertura verso lo straniero che il Meeting ha; così si legge: “Non il dubbio sull’identità, ma la certezza, spalanca la persona alla scoperta e al riconoscimento di tutto ciò che è bello e buono, e così il Meeting è diventato un luogo dove l’altro non è innanzitutto qualcuno da combattere, ma un aiuto a scoprire la verità che corrisponde alle esigenze più profonde dell’uomo”.
Io non metto in dubbio l’apertura mentale e all’altro che i giovani e i ragazzi che lì partecipano possono avere, su questo non mi permetterei mai di dare un giudizio, mi permetto però di sottolineare il fatto che in programma è stato invitato un personaggio come Roberto Maroni che stona un po’ in questo ambiente di amore per l’altro. Titolo della conferenza: LA DIVERSITÀ NON SPAVENTA: IMMIGRAZIONE E INTEGRAZIONE; vecchia dichiarazione di Maroni rispetto all’immigrato: «Per contrastare l'immigrazione clandestina non bisogna essere buonisti ma cattivi, determinati, per affermare il rigore della legge». Questa sarebbe integrazione? E non venite a dirmi che lui parla di clandestini perché sì, è vero, in questo caso c’è la parola clandestino, ma non riuscirete certo a convincermi e convincervi che la Lega Nord non sia del tutto contraria all’altro qualunque posizione sociale esso abbia, ce l’hanno pure con Roma figuratevi con un africano…
Questo allora è il punto centrale della questione un meeting che si vende al potere solo per avere fama e ricchezza e non si rende nemmeno conto delle gravi discrepanze tra tema trattato e relatore invitato. Loro sono cristiani, si ricordano che Gesù lavò i piedi ai suoi discepoli? E quello che fece con la samaritana?
octavio

mercoledì 25 agosto 2010

Permessi edilizi

Agosto sta finendo e il mondo scolastico è alle porte in tutto il mondo, le vacanze sono ormai lontane e ci si prepara a tornare allo studio. Anche in Palestina ciò sta per iniziare e con l’inizio dell’anno scolastico i checkpoint ricominciano a lavorare a pieno ritmo. Controlli ai raggi X sui giovani dai 5 ai 18 anni, perquisizione forzata degli zaini davanti alle scuole, blocco dei bus per ritardare l’arrivo a scuola. Ma a Gerusalemme Est (e dico questa città perché è eclatante il problema ma in tutta la Cisgiordania non è da meno) il problema non è “solo” questo, il problema è la struttura scolastica che ormai è fatiscente e carente rispetto al numero di giovani. 40 mila studenti oggi frequentano scuole private che ovviamente permettono di avere locali e insegnati “migliori quante è più alta la tassa mensile”. Ma molti giovani come si possono permettere di andare in una scuola privata? Ed è per questo che la stragrande maggioranza rimane a casa senza avere nessun livello di educazione senza che nessun governo o struttura ministeriale si preoccupi di questi bambini.
Il problema dunque è la scuola, una scuola che dovrebbe essere ricostruita e ampliata per permettere un servizio necessario e fondamentale per la crescita di ogni ragazzo, ma che nessuno può costruire. La causa di ciò si può trovare in molti fattori esterni come la povertà o il disinteresse della popolazione palestinese allo sviluppo dei figli (questa sarebbe la posizione israeliana e di tutti coloro che nel mondo votano a destra), in pochi sottolineano il problema reale che è invece Israele. Come si può costruire una scuola se nemmeno si ha la certezza che la propria casa non venga distrutta per fare posto a nuovi coloni? Come si fa a costruire una scuola se il materiale per costruirla è venduto dagli israeliani che impedirebbero l’accesso del materiale nell’are del cantiere? Come si fa a costruire una scuola se il permesso per edificarla lo devi chiedere a chi ti vuole sterminare?
michael

Non non non je ne veux pas oublier

Sotto gli occhi di tutti l’atroce barbarie che un omino proveniente dall’Ungheria (quindi anche lui straniero tra gli stranieri) sta attuando in Francia per eliminare, visivamente e fisicamente, tutti i rom che ha sul suo territorio. Definito vergognoso da tutti i lati della politica io lo definisco razzista e disumano, come dice un grande intellettuale francese: Prendete i discorsi di Sarkozy e mettete la parola ebreo al posto di rom, sarebbe già finito in galera”. Si difende usando il diritto comunitario ma è chiara la mossa elettorale dell’innalzare i voti tramite la parola “sicurezza nazionale” che da tutti oggi viene sbandierata dopo che si è fatta una buona campagna di vero e proprio terrorismo per diffamare lo straniero. Questo è sotto gli occhi di tutti, meno evidente ma ancora esistente è invece il problema corso che la Francia cerca sempre di insabbiare ma che riemerge quotidianamente. Nel novembre 2009 veniva emanata una legge che permetterebbe il rientro dei detenuti corsi nelle prigioni della Corsica anche se il loro dossier non è ancora chiuso e con la facoltà di essere presenti al processo tramite videoconferenza. Una legge che faceva ben sperare e che aveva portato l’approvazione di tutta Europa per un passo in avanti notevole nella riforma giudiziaria. A tutt’oggi 50 prigionieri politici corsi sono ancora nelle carceri francesi e solamente 6 hanno beneficiato di questa legge, pur essendo stato dimostrato da tempo che tutti i prigionieri potrebbero beneficiare di questa legge e che lo spazio nelle carceri corse, al contrario di ciò che dice il Ministero della Giustizia per giustificarsi, c’è per tutti.
Mi unisco dunque all’appello di alcune associazioni corse che richiedono il trasferimento immediato di tutti i prigionieri politici. Questo non sarebbe un modo per insabbiare le loro colpe (se di colpe ne hanno) o per farli evadere, non è un’azione che dimostrerebbe che il Governo francese è debole, al contrario renderebbe fattivo un diritto di cui queste persone godono e terrebbe in considerazione anche i famigliari di questi carcerati che, in alcuni casi, è 10 anni che non vedono il loro parente.
octavio

martedì 24 agosto 2010

N'est pas votre argent pour me rendre heureux

Mi trovo in grande difficoltà a scrivere questo post perché da un lato mi vergogno di inserire in questo blog un immagine del meeting di Rimini e dall’altro perché dovrò dare ragione a un esponente della Lega, chiedo scusa dunque ai miei lettori, comprendano il mio imbarazzo.
Si svolge in questi giorni e attira come un magnete milioni di persone, un evento così mastodontico ha, come potete ben immaginare anche moltissimi finanziamenti com’è giusto che sia. Uno dei maggiori finanziamenti, pari a 234 mila euro (464.704.800 delle vecchie lire) proviene dalla Regione Lombardia che “inspiegabilmente” finanzia un evento che si svolge nella regione Emilia Romagna. Il capogruppo del PdL della Regione Lombardia così commenta: “Siamo orgogliosi che Regione Lombardia sia presente da anni alla più importante manifestazione culturale, giovanile e non solo, d’Europa il Meeting internazionale di Rimini, evento che fa registrare 800mila presenze da tutto il mondo” mentre che il capogruppo leghista, Stefano Galli, commenta: "Credo che le risorse dei lombardi andrebbero spese diversamente, soprattutto in tempo di crisi e di ristrettezze alle finanze pubbliche". Fregandosene totalmente di una crisi economica che mette in ginocchio molte delle famiglie italiane il presidente ciellino più famoso d’Italia elargisce a destra e a manca (beh per lui la manca non esiste) basta che abbia l’adesivo CL sulla faccia.
Non mi stupisco dei giochi di potere, questo è ormai normalità nella politica attuale mi stupisco che un’associazione che si dice fortemente cristiana si venda al potere e a tutte le più importanti cariche statali solo per il gusto del potere. Mi stupisco che un’associazione che si dice cristiana stanca della condivisione caritatevole cattolica spinga e pesti i piedi a tutti pur di raggiungere il podio nel suo gradino più alto. Mi stupisco che un’associazione che si dice fortemente cristiana (scusate le ripetizioni ma qui la ridondanza è d’obbligo per farvi entrare a pieno nell’ottica) usi il denaro come metro di misura.
octavio

lunedì 23 agosto 2010

לבריאות

Una convenzione per attuare il disarmo mondiale della cluster bomb è entrata in vigore dal 1 agosto, 30 paesi l’hanno firmata, una settantina, tra cui l’Italia (beh non c’è da stupirsi abbiamo dato il governo in mano a chi per la guerra non esita mai a spendere soldi anche in epoca di crisi…), pur avendola sottoscritta non l’hanno ancora rattificata, altri, tra cui USA, Israele, Cina, India, Pakistan e Brasile, nemmeno l’hanno presa in considerazione. Vi lascio uno stralcio della Convezione che potete trovare come testo integrale in inglese qui:

(I Paesi firmatari sono) Preoccupati che residui di munizioni a grappolo continuano a uccidere o mutilare civili, compresi donne e bambini, ostacolano lo sviluppo economico e sociale, anche attraverso la perdita di mezzi di sussistenza, ostacolano la riabilitazione post-conflitto e ricostruzione, ritardano o impediscono il ritorno dei rifugiati e degli sfollati interni, portano un impatto negativo sulle iniziative di assistenza nazionali ed internazionali di costruzione della pace e umanitarie, ed hanno altre conseguenze gravi che possono persistere per molti anni dopo l'uso.
Il mio commento si avvale di una frase che ho trovato navigando in internet, una frase usata quest’anno in un convegno internazionale che ho seguito via web, un convegno diverso dai soliti, più attento all’esperienza che alla teoria, all’agire più che all’accomodarsi. Un convegno insomma, dati i tempi, che fortunatamente non ha niente a che fare con il meeting di Rimini e vivaddio ce n’era bisogno.
octavio

Erano tempi di grande ed entusiasmante eccitazione; il Paese era in fermento: c’era la guerra e, in ogni cuore, ardeva il fuoco sacro del patriottismo… E venne la domenica mattina (il giorno dopo, i battaglioni sarebbero partiti per il fronte): la chiesa era gremita di gente e i volontari erano lì… Poi fu il turno della preghiera… Con le palpebre chiuse, il pastore concluse con queste parole: “proteggi i nostri soldati, concedici la vittoria, Signore nostro Dio”… Credete che sia una preghiera sola? No, sono due: una espressa e l’altra non espressa… Riflettete su questo nella vostra mente, affinché non vi capiti di implorare una benedizione per voi e, allo stesso tempo, senza volerlo, invochiate una maledizione sul vostro vicino… E, nel momento in cui avete pregato per la vittoria, avete pregato anche per molti effetti, non detti, che accompagnano la guerra…
Ed ecco la parte non espressa della preghiera: “O Signore e Padre nostro, i nostri giovani vanno in battaglia per colpire il nemico. O Signore Dio nostro, aiutaci a straziare, con i nostri proiettili, i soldati nemici in sanguinanti brandelli; aiutaci a ricoprire i loro campi ridenti con le esanimi forme dei loro corpi morti; aiutaci ad affogare il tuono dei cannoni nelle grida dei loro feriti che si contorcono nel dolore; aiutaci a devastare le loro umili case con un uragano di fuoco; aiutaci a straziare il cuore delle loro vedove innocenti con inconsolabili pene, a scacciarle dai loro tetti insieme ai figlioletti e a farle vagare tra gente ostile nella desolazione, rivestite di stracci, sofferenti fame e sete, zimbello dell’infuocato sole estivo e dei gelidi inverni invernali, disperate, affrante, esauste e imploranti di ottenere da Te il rifugio della tomba, rifugio che Tu negherai. Per noi che Ti adoriamo, o Signore, annienta le loro speranze e distruggi le loro vite; protrai il più possibile il loro amaro pellegrinaggio, fa’ pesanti i loro passi, bagna il loro cammino con le loro lacrime, macchia la neve bianca con il sangue dei loro piedi piagati! Questo noi chiediamo, in nome dell’amore, a Colui che è la fonte dell’Amore e che è sempre il fedele rifugio e l’amico leale di quanti sono sopraffatti dall’angoscia e chiedono il Suo aiuto con cuore umile e contrito. Amen”.
Mark Twain, The War Prayer, 1904-1905, satira pubblicata postuma nel 1923

accoglienza

Come ben tornato vorrei raccontarvi di un piccolo paesino visitato quest'estate. Amo la montagna per cui passo le vacanze in quota con un certo quantitativo di amici. In questo bel paesino nelle nostre Alpi l'estate è il momento in cui si lavora meno, è la neve l'attrazione vera per cui l'inverno è sininimo di turisti e sciatori, l'estate è calma piatta. "tratteranno bene i pochi turisti" direte voi! Ma c'è un piccolo problema, i miei amici sono pittosto colarati e parlano lingue diverse e dialetti meridionali e haimè! Il paese è a maggioranza leghista: "sposta il furgone, non parcheggiare, cosa??? uno sconto comitiva? Un aiuto qual si voglia???" solo qualche singola persona ha concretamente lavorato per farci tornare, ci ha trattato con simpatia, ma l'atteggiamento generale (soprattutto dei politici locali e dei funzionarietti comuali) è piuttosto desolante. Parlando di economia l'Italia potrebbe tranquillamente vivere della bellezza del territorio, sulla cultura, sul buon cibo e la ristorazione e invece...
Comunque a dispetto di questo nuovo razzismo fascista e leghista le vacanze sono state stupende!
IoLiOdioINazistiDellIllinois

Welcome back

Ritorno dalle vacanze ma non ho mai smesso di seguire le notizie dalla Palestina, scusate se oggi parlo di una notizia che ormai è vecchia e di cui tutti siete a conoscenza ma la chiusura del blog non mi ha permesso di essere celere nel darvi il mio giudizio.
Abu Ghraib ce lo aveva insegnato e tutti avevano urlato il loro stop a queste violenze inaudite unite all’umiliazione da parte dei militari americani il tutto poi si era risolto con un nulla di fatto perché nessuno ha ricevuto la pena che meritava. Ora ci si mette Israele, beh stavolta non è lo Stato ma una sua soldatessa, Eden Abargil, che è messa sotto accusa. Tipica sionista convinta che trova giusto e splendido il servizio militare e che dedica la sua vita allo sviluppo di Eretz Israel, come lo chiama lei, da brava sionista. C’è però una differenza Abu Ghraib lo abbiamo scoperto per una fuga di notizie lei senza troppi problemi ha posto le foto (dove non si vedono torture ma umiliazioni sì) sul più grande social network del mondo e le sbandierava a tutte le latitudini del mondo. Dopo lo scandalo così ha detto: ''Mi scuso se ho offeso qualcuno, ma posso assicurare di aver agito in tutta innocenza'' e ha pure aggiunto, dall’alto del suo sionismo saccente così saccente da sottolineare solo la pazzia xenofoba e violenta dell’uomo, ''Si trova sempre qualcuno pronto a ridire contro Eretz Israel, non siamo un popolo con molti amici e ci attaccano per la minima cosa''.
Tutto il mondo ebraico è con lei dopo questa frase ad effetto che ci riporta al più bieco patriottismo che sa fare colpo solo sui sionista e quindi su Israele, molta dell’opinione pubblica nemmeno si pone il problema di dare un giudizio, io mi limito a dire che queste affermazioni dovrebbero farci capire che Israele tramite il sionismo sta lavando il cervello a molta delle popolazione giovane del suo Stato così da assicurarsi nuove forze xenofobe e omicide per il suo futuro. Israele sta contribuendo a rovinare un’intera generazione, la generazione che porterà avanti i dialoghi di pace (se ancora li vogliamo chiamare così) da qui a vent’anni.
michael