venerdì 1 ottobre 2010

Sono qui, uccidetemi!

Si sa che quando lo Stato taglia tutti protestano, è normale e doveroso protestare per il diritto di avere almeno il minimo di che vivere. Se lo Stato taglia dei bonus e dei benefit, chi li riceveva protesta, perché chi più ha più vuole, io dico invece che ha fatto bene perché con la crisi i benefit sono la prima cosa da tagliare non certo togliere il lavoro ai cittadini. Questo è accaduto in Ecuador, la nuova legge del servizio militare varata dal presidente Rafael Correa prevede appunto il taglio dei benefit per gli agenti di polizia, loro (e questo ci dimostra come gli organi di polizia di tutto il mondo sono il pericolo più grande per uno Stato e per la sua gente) invece di protestare hanno organizzato un Colpo di Stato bloccando il presidente all’interno di un Ospedale e sparando all’impazzata per le strade delle città più importanti Quito e Guayaquil. Il resoconto finale è di due morti e 17 feriti e tutto ciò alla fine ha portato a un nulla di fatto perché l’esercito è riuscito a liberar eil presidente che ha fatto ritorno presso la Casa presidenziale. Gli scontri sono iniziati durante un discorso di Correa, gli agenti di polizia hanno iniziato a sparare con armi da fuoco e lacrimogeni, il Presidente intossicato si è rivolto a cure mediche e lì è stato bloccato mentre l’esercito occupava gli aeroporti per ragioni di sicurezza e la polizia portava il terrore nelle strade.
Ancora una volta abbiamo la dimostrazione che il Dio Denaro è il metro di misura di ogni controversia, ancora una volta a rimetterci sono i cittadini che si trovano in mezzo alla furia omicida delle forze che dovrebbero essere di sicurezza. L’Honduras ci ha già insegnato cosa vuol dire la parola GOLPE, ci ha anche dimostrato quali sono le motivazioni che lo scatenano. Ad oggi l’Ecuador ha solo avuto la fortuna che l’esercito è ancora con il Presidente, ma con questa miccia innescata due sono le possibilità: o il Presidente, forte della sua riuscita sul tentativo di golpe, diventa il nuovo idolo dell’Ecuador e questo lo porterà a diventare un dittatore, oppure il mondo economico americano pagherà qualcuno per deporlo definitivamente.
octavio

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