martedì 8 marzo 2011

L'odore del sangue

Le notizie non arrivano praticamente mai, la maggioranza delle persone nemmeno sa che in Costa d’Avorio è da novembre che si cerca di mettere fine all’era di un dittatore che ha perso le elezioni ma che non vuole lasciare il suo scranno dorato. La minima parte invece pensa che la situazione non sia delle migliori ma che non si è ancora arrivati alla catastrofe.
L’ultima notizia che ho trovato è questa: “Le forze vicine a Ouattara hanno occupato la città di Toulepleu, nell’est del paese”. Cercando approfondimenti a questa notizia lampo mi sono accorto che molti chiamano i sostenitori di Ouattara, colui che ha vinto le elezioni, “i ribelli”, ma come possono essere ribelli se loro hanno vinto? Ecco perché sono costretto ancora una volta a dire che l’informazione fa schifo.
A me, comunque, non interessa molto chi ha conquistato cosa a me interessa farvi notare il significato della notizia. Se le Ouattara e i suoi hanno conquistato una città, definita una delle roccaforti di Gbagbo, vuol dire che in Costa d’Avorio la guerra è scoppiata, tanto che gli stessi sostenitori di Gbagbo hanno ammesso che la città in questione è stata teatro di scontri, anche armati. Ma qualcuno a noi ce l’ha detto che in Costa d’Avorio è iniziata la guerra? Chi lo sapeva? Chi ne ha parlato? Chi ha avuto l’interesse di seguire l’escalation di violenze da quando sono incominciate ad oggi?
Insieme a questa notizia è arrivata anche quella in cui si riferiva dei massacri che le forze del presidente, uscente in teoria in pratica rimanente, stanno compiendo in tutto il paese, in particolare l’uccisione di sette donne disarmate massacrate a colpi di arma da fuoco, uccise per puro divertimento dei militari. A seguito di questo comunicato è arrivato anche il commento della Clinton: “Il presidente Gbagbo ha dimostrato un disumano disprezzo per la vita umana e per il rispetto della legge. Deve lasciare il potere”.
Gli USA si sono svegliati, ancora una volta quando ormai i morti erano troppi per non passare inosservati, hanno sentito l’odore del sangue e hanno dovuto commentare. Forse da oggi qualche notizia arriverà, come sempre bisogna aspettare che i “grandi” della Terra si interessino dei più piccoli perché di loro si parli.
octavio

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