La Corte Suprema de Justicia ha designato pochi giorni fa il giudice che dovrà portare avanti il processo contro Manuel Zelaya per l’accusa di corruzione, accusa giunta molto tempo dopo che Zelaya fu deposto con un golpe di stato organizzato da Micheletti e che ha visto poi la vittoria alla carica di nuovo presidente Porfirio Lobo del Partido Nacional.
L’accusa di corruzione è stata ovviamente presentata dal Partido Nacional stesso ed è evidentemente stata messa in atto per infangare maggiormente la figura di Zelaya. Con ciò non voglio dire che l’ex presidente è un santo, è chiaro che può essere stato pure lui corrotto, con ciò voglio dire che far uscire l’accusa solo dopo molto tempo dalla sua deposizione puzza veramente di bruciato, soprattutto di programmato.
C’è poi da aggiungere che è stato nominato come giudice naturale, per chi non lo sapesse è quel giudice che è stabilito per legge in base alle competenze per materia a seconda del territorio, Oscar Chinchilla, esponente del Partido Nacional. Qualcuno ha ancora dubbi? È evidente che tutto è stato organizzato nei dettagli, ci troviamo di fronte a un colpo di stato nel colpo di stato, siamo di fronte ad azioni politiche mai viste prima.
Non c’è neanche più bisogno di star lì ad aspettare la sentenza, ormai già tutto è chiaro e stabilito. Ora però la domanda che mi nasce dentro è: a quando il processo a Lobo? Perché se Zelaya è reo di corruzione Lobo lo è di omicidio. So che ora sembra stia vaneggiando, Lobo è il presidente, un presidente golpista e dittatore che ammazza i suoi oppositori, quindi nessuno dirà mai niente o tenterà di alzare la voce. Ma se giustizia esistesse prima della sentenza di Zelaya bisognerebbe aprire il carcere al presidente honduregno attuale.
octavio
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