Oggi rubo il posto a momò e mi permetto di partire da una notizia che giunge dalla Palestina per ampliare un po’ il tiro. Tutti hanno già parlato, straparlato, riparlato, cercato soluzioni, riproposto soluzioni e parlato poi nuovamente del problema acqua, il famoso oro blu. Gaza lancia un SOS perché non ha più acqua gli impianti di desalinizzazione sono vecchi, e piccoli e non producono acqua a sufficienza, quella che è condivisa con Israele viene aspirata da quest’ultimo in quantità superiore al suo fabbisogno e così a Gaza e in Cisgiordania arrivano gli scarti, sì anche l’acqua sporca o non del tutto depurata. Il blocco degli accessi a Gaza impedisce poi l’arrivo di nuovi mezzi per costruire nuovi impianti, anche quelli finanziati da ONG.
Il problema acqua però non è solo della Palestina, grave è in Latino America, sotto gli occhi di tutti l’Africa, che ha in sé due dei più grandi fiumi produttori di acqua dolce e molte riserve nel sottosuolo, ma essendo che l’Occidente la vuole lasciare in povertà, non sa neanche cosa vuol dire impianto di depurazione il povero africano…
Per vivere dignitosamente un essere umano avrebbe bisogno di 5 litri d’acqua potabile ogni 24 ore per la sua corretta idratazione, al giorno per l’igiene personale e la pulizia del cibo sono calcolati 50 litri d’acqua, i famosi Nord del Mondo ne dispongono di 70-80 litri, i Sud del Mondo vede 5 mila bambini al giorno morire per malattie proveniente da acqua non depurata, se non l’avessero bevuta sarebbero morti così: sete, debolezza, vertigini, palpitazioni, ansia, pelle e mucose asciutte, diminuzione del volume plasmatico, sonnolenza, torpore, morte.
octavio
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