Lo so, io sono quello della Palestina, quello che non fa altro che parlare di Palestina. Oggi però devo parlare di un fatto italiano che mi ha ricordato i soprusi israeliani.
«Sono in carcere da cinque giorni e non so perché, non capisco perché sono qui, allo stadio non c'ero», le parole sono di Stefano Gugliotta, 25 anni in carcere da dopo la finale di Coppa Italia Roma-Inter. Incarcerato ma, prima, selvaggiamente picchiato dai poliziotti (alcuni giornali mettono il condizionale sul verbo picchiare, ma c’è un video preciso e chiaro che dimostra che ci sono pochi condizionali da usare). Procura e Questura romana hanno già iniziato a studiare il caso e hanno promesso che verranno identificati i poliziotti e puniti. Sono dichiarazioni che ci devono obbligatoriamente essere dagli organi competenti ma che in realtà non producano nulla, abbiamo già avuto un caso di pestaggio da parte della polizia e tutto poi è stato tranquillamente insabbiato.
Dicevo che questo fatto mi ha ricordato la Palestina. È triste pensare che gli stessi soprusi sulle persone che avvengono in un territorio militarizzato e in tempo di guerra avvengano anche in uno stato che si dice sviluppato e democratico. Due sono però i punti chiavi per capire il legame tra governo Berlusconi e governo Netanyahu:
1. Berlusconi dice che Israele è l’unica democrazia del Medio Oriente; così facendo dice che è democrazia ammazzare di botte i palestinesi e quindi giudica sia corretto che avvenga anche in Italia.
2. Netanyahu ha sviluppato nel tempo una leadership dittatoriale nei confronti dei palestinesi e Berlusconi è diventato il dittatore degli italiani.
momò
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