Nessuno o pochi continuano a ricordarsi del massacro nelle acque di Gaza compiuto da militari israeliani e voluto da Netanyahu, nessuno ha detto o raccontato che le marce per la pace in questi giorni sono riprese in Palestina (con la presenza anche di stranieri) e che le stesse sono state interrotte e i manifestanti sono stati brutalmente picchiati. Nessuno lo ha detto, neanche quelli che continuano a interessarsi del problema di Gaza. Come ci si può interessare solo di Gaza? Chi abita in Cisgiordania ha meno valore? Se si vuole parlare di Palestina io sono il primo a sostenervi tutti, ma abbiate il cuore per capire che il sangue scorre su tutto il territorio palestinese, o ci deve essere sempre un morto per potervi far parlare?
Mentre che la gente in CISGIORDANIA veniva picchiati, Netanyahu faceva le sue solite, ridondanti e inutili dichiarazioni per cui ora si istituirà una commissione pubblica con due osservatori stranieri (poi vedemo anche la nazionalità) per studiare l’attacco alla Freedom Flottila.
Chi si occupa di Gaza dovrebbe subito dire, ovunque, che il mondo grida già alla vera democrazia mediorientale israeliana solo perché il suo premier ha detto che istituirà una commissione, e ci metterà dentro due stranieri; il mondo crede che lui sia magnanimo, chi si occupa di Palestina deve gridarlo che lui è un boia, senza troppa paura, deve gridarlo!
Passiamo alla nazionalità, Netanyahu ha già detto che si accorderà con Obama (ma va?!) per trovare in breve tempo un accordo sulla formazione della commissione. Guardate forse i due stranieri non saranno statunitensi (io lo dubito fortemente) ma sicuramente saranno due che si venderanno ai due più grandi organizzatori di guerre nel mondo per dire che Israele quando attaccò rispose a fuoco nemico.
Chi si occupa di Gaza deve dire allora che il nobel per la pace è un militare che solo perché ha il nobel non scende in trincea e manda a morire gli altri.
micheal
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