La notizia è strana e, per me, abbastanza incomprensibile, degna però di menzione. Giovedì gli organi direttivi del Likud hanno approvato all’unanimità (beh ovvio tutte pecore che seguono un pazzo) di continuare gli insediamenti in Cisgiordania dopo la scadenza del blocco degli insediamenti prevista per il prossimo 26 settembre.
Questa decisione segue la teoria (folle) che vede necessario e giusto “continuare a costruire la Erez Israel (Grande Israele) nel Negev, nella Galilea, nella Grande Gerusalemme, in Giudea e Samaria”. Cito parole loro quindi per loro c’è ancora Giudea e Samaria, preoccupante? No, solo sconcertante.
La notizia è incomprensibile perché non capisco dove sia il blocco degli insediamenti, quale 26 settembre bisognerebbe aspettare? Israele non ha mai cessato di costruire. È una vita che ve lo ripeto, forse vi ho stancato, ma è necessario dire la verità: se un giorno non costruiscono una casa comunque costruiscono il muro, comunque costruiscono recinzioni, comunque ammazzano o arrestano gente: questa non è blocco degli insediamenti.
In uno Stato dove anche il cambio tra ora solare e ora legale viene deciso solo dopo che le Autorità Palestinesi hanno precisato il loro per non modificare l’ora nello stesso giorno cosa mai di buona può fare?
Quale futuro voi vedete?
michael
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