Il premier Otunbayeva è andata nel sud del paese, per calmare le tensioni (lei che ha fatto morire centinaia di persone con il golpe che l’ha messa al potere adesso va sedare gli animi), va al sud per vedere com’è la situazione e aiutare gli sfollati. Sfollati è un brutto termine ma in questo caso è d’obbligo essendo che le loro case sono state distrutte o date alle fiamme; sfollati si intende 400mila persone che si sono spostate verso l’Uzbekistan, persone che non hanno un luogo dove dormire, non hanno mangiare e non hanno dove bere. Sfollati = destinati a morire.
Vi lascio alcune testimonianze raccolte tra i superstiti di quello che tutto il mondo chiama il peggior massacro etnico che il Kirghizistan abbi amai visto.
“Non si può confidare nell’esercito e nella polizia, hanno trasformato Osh in un cimitero. Abbiamo nascosto le ragazze nei seminterrati e nelle cantine perché non venissero violentate.”
“Non abbiamo ricevuto nessun aiuto. Stiamo dormendo nella strade con i nostri bambini, anche sotto la pioggia, da cinque giorni, nessuno viene. La gente ha fame e sete e non ci sono medicazioni per i feriti”.
Questo gli sfollati, intanto a Osh vengono create barricate fra la parte in cui vivo gli uzbeki e la parte dove vivono i kirghizi. Altri muri vengono costruiti, il mondo non sa più cos’è il dialogo, si ragiona solo con il sangue.
octavio
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