lunedì 14 giugno 2010

La follia omicida umana

Lei, la nuova capa, aveva detto che tutto era sistemato, lui, il diseredato, aveva detto che non si sarebbe fermato, l’altro, Putin, aveva benedetto i morti.
Ieri il caos calmo è esploso: 100 i morti milioni i feriti (le agenzia mediche parlano di più morti però) tutti uzbeki, i rifugiati che sono appunto scappati in Uzbekistan, in maggioranza anziani, donne e bambini, avevano ferita da arma da fuoco e bruciature. I morti hanno ferite da arma da fuoco o sono stati bruciati vivi, morti non solo a causa dei rivoltosi, comandati da lui, ma anche a causa di un esercito comandato a distanza da lei che sparava sulla folla. Potrebbe sembrare un maxi intrigo amoroso, ma questi sono i dati che provengono dal Kirghizizstan che avevamo lasciato in una fase di stallo dopo il golpe che aveva destituito Bakiev (lui) e messo al potere la Otunbayeva (lei). Entrambi si danno la colpa a vicenda dell’inizio della follia omicida umana ma il fatto che da oggi è iniziato un coprifuoco di 24 ore su 24 nella città di Osh, quella maggiormente colpita, e gli uzbeki ancora in vita cercano di scappare, molto probabilmente, e per questo i feriti sarebbero ancora di più, senza andare a chiedere cure all’ospedale per paura di nuove ritorsioni.

Le violenze sembrano comunque non sedate per due motivi:

1. i kirghizi che non hanno mai accettato il golpe non si bloccheranno di certo qui dopo tutte le angherie subite.
2. l’esercito continua a sparare su qualsiasi persona dimostri l’intento di riaccendere la lotta.

Il mondo funziona solo sui morti, nessuno ha mai dato peso al problema Kirghizistan, nessuno ha mai voluto scoprire gli intrighi che celava questo colpo di stato, oggi, dopo che tutto il mondo si era accontento della dichiarazione di lei che diceva: “Tutto a posto”, nessuno nemmeno si ricorda dov’è il Kirghizistan e che cavolo era successo là qualche mese fa. Oggi nessuno da peso a questi morti.
octavio

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