Il vecchio Re incrociò le dita e si fermò a riflettere... Aveva due alleati potenti uno in ascesa verticale nella lotta ai conseni l'atro stabile da tempo, forse in indebolimento. Questo secondo gli si era rivolto contro e ora lo accusava senza un minimo di gratitudine per quello che aveva fatto per lui... aspettava per cena l'altro alleato sempre più forte, più grande, più fastidioso. Ma il Re era ancora lui, ricco potente e con "le mani in pasta" in ogni questione del bel paese che governava. Uno dei servitori gli annunciò l'arrivo del suo ospite, preparandosi mentalmente diede l'ordine di farlo passare "devo continuare ad averlo come alleto, soprattutto ora..." pensava il vecchio.
Sceso dalla grande macchina blu l'uomo in ascesa continua guradava il palazzo del re... "fino a quando dovrò lavorare con quest'ometto?" pensava tra sè e sè, "sono sempre più forte, ogni giorno che passa... no, non ancora abbastanza per liberarmi di lui..." Si disse per almeno la centesima volta da quella mattina, e salì la grande scalinata d'ingresso...
Venne servito l'aperitivo e l'uomo in ascesa parlò con la sua voce rotta:
"Eccellenza, siamo quindi rimasti soli?"
"a quanto pare, amico caro" (intanto il re pensava a quando lo stesso discorso aveva fatto con l'uomo che ora lo aveva abbandonato pensando all'epoca all'uomo che ora aveva davanti...)
"Screditarlo, attaccarlo e quando lo affronteremo di lui non sarà rimasto più nulla" diceva l'ospite che intanto pensava "lascerò questo lavoro a lui intanto io vado avanti per la mia strada... sempre in ascesa confortando le paure della gente..."
"Giustissimo" rispose il Re che intanto pensava "A chi crede di insegnare il mestiere questo??? Ho già iniziato da tempo a screditarlo, perderà ogni potere... Ma intanto ho già affilato le mie armi"... Il Re aveva infatti ridato lustro a una delle sua aziende più in mostra con alcuni acquisti brillanti che accecavano la concorrenza e di cui i giornali specialistici parlavano in continuazione...
"come vede, Eccellenza Serenissima, il calo di ascolti nei vostri telegiornali e l'aumento in quelli minori, non da Lei guidati?"
Lo stava stuzzicando e questo il re lo sapeva bene, non voleva permetterlo...
"E' una fase passeggera... aspetta che riprendano i giochi e i miei gladiatori lotteranno nell'arena così bene che non si parlerà di altro... la situazione mediatica è sotto controllo" ma anche il Re era preoccupato, quella pausa per la nazionale di gladiatori non ci voleva, meglio che riprenda presto il campionato...
La prima portata fu consumata su questo piano del discorso, il secondo e il dolce videro il delinearsi dell'ffensiva che re e uomo in ascesa concordarono insieme...
Risalendo sulla sua grande auto blu l'ospite pensava al suo futuro... "rimanere al potere, prendendone sempre di più."
Prima di coricarsi vicino alle ragazze noleggiate per quella notte il Re pensava al suo futuro "rimanere al potere, prendendone sempre di più".
Corvotempesta
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