Oggi è il punto zero, un vero e proprio Ground Zero. Con oggi iniziava la guerra al terrore e con oggi (come commemorazione non come data ufficiale) finisce la guerra in Iraq. Oggi dovrebbe essere giornata di lutto mondiale che dovrebbe insegnarci, parole scontate perché si dicevano dopo la Shoah e oggi non abbiamo imparato niente da quella.
2974 sono i morti nell’attacco alle Torri Gemelle, oltre 5000 sono solo i civili morti in Afghanistan dopo l’inizio della guerra, lo ripeto, solo i civili, sui morti in Iraq il conto non finisce mai e i dati più recenti ve li abbiamo già riportati pochi giorni fa. Se uscissimo per un attimo dalle nostri convinzioni del tipo “Gli americani sono tutti capitalisti e colonizzatori” o “i musulmani sono tutti terroristi e tutti contro i diritti della donna” e ci mettessimo solo a calcolare un assurdo totale dei morti, come ci sentiremmo?
E dove le mettiamo tutte le inchieste sulla veridicità di tale attentati? Mi spiego meglio, un attentato è sicuramente stato, ma per mano di chi? E il folle che grida che brucerà il Corano condannando così a morte certa,o quasi, tutto il mondo cristiano (senza colore di fazione) che nel mondo musulmano lavora? E tutti i manifestanti che non vogliono la Moschea vicino a Ground Zero?
Se oggi è un vero giorno della memoria lo deve essere in maniera precisa e certa. Lo deve essere ricordando tutti i morti, quelli caduti l’11 settembre e quelli caduti a causa dell’11 settembre, di qualsiasi colore o religione essi siano. Oggi si dovrebbe dire la verità accusando anche con precisi appellativi i mandatari di questo scempio e dello scempio avvenuto fuori USA.
Probabilmente oggi, mentre il mondo piange le proprie perdite, Bush, poco prima di andare a letto, si sfregherà le mani e sorriderà pesando a quanto ha guadagnato e a quanto ha sbeffeggiato la gente organizzando la scusa e le successive guerre.
Il Timone
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