lunedì 22 agosto 2011

Raid aerei, raid di interpretazioni

13 di settembre, è da questa data che io voglio commentare e raccontare ciò che sta accadendo in Palestina. È con questa data che in una nuova ottica si può leggere questa escalation di violenza che non sembra volersi fermare. È proprio in questo 13 di settembre che si parlerà all’ONU di pace in Palestina e si farà la proposta di riconoscimento dello Stato palestinese, è proprio contro questa data che Israele sta mettendo in campo tutte le sue armi possibili per far saltare l’incontro. Oggi il “quartetto” ha chiesto moderazione da entrambe le parti e allo stesso tempo determinazione nel fermare i terroristi: un passo verso le ragioni sioniste è già stato fatto, Bibi non poteva giocare meglio le sue carte.
Con ciò non voglio dire che l’attentato nei pressi di Eilat non sia da condannare, e non voglio nemmeno dire che chi lo ha compiuto non era terrorista. I morti ci sono stati e per quei morti va pianto il pianto amaro della disperazione e della delusione, queste stesse lacrime vanno però versate anche per i morti palestinesi, quelli odierni fatti dai raid aerei e quelli passati fatti dall’odio (chi mi conosce dà ora nuovo valore a questo termine) sionista; un odio così cieco che non si è fermato nemmeno davanti al popolo egiziano.
Arriviamo però ai razzi Grad e Qassam lanciati da Gaza. Ma chi ce lo conferma che quelli vengono da Gaza? L’unica dichiarazione a riguardo è quella di Barak (dichiaratamente di parte) che, a commento dell’attentato di Eilat, dichiarava pressappoco così: “Sono certo che questa violenza viene da Gaza”, così sono partiti i bombardamenti aerei. Mi sembra un po’ poco per far partire una spedizione punitiva ma si sa che in Israele funziona così.
E per essere ancora più precisi da dove esattamente sono partiti, se da Gaza sono stati lanciati? È facile dire Gaza ma se anche fossero partiti da lì è importante vedere da dove, non solo da che punto geografico ma anche da che arma. Voglio insomma dire che forse (ma io il dubbio proprio non ce l’ho) ci stanno facendo credere che i razzi sono stati lanciati dai palestinesi. A me invece gira in testa questa idea: forse (e anche in questo caso io il dubbio non ce l’ho) i razzi sono stati lanciati sì da territorio palestinese ma da mano e arma israeliana; Mossad è la parola chiave che svela ogni arcano. Israele non vuole far riconoscere lo Stato palestinese, cosa c’è di meglio di una nuova ondata di violenza per bloccare tutto?
michael

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