mercoledì 4 aprile 2012

Fate in fretta, vi prego

Il Ministero della Salute palestinese ha informato il mondo intero: ci restano 20 giorni.
Israele è riuscito nel suo intento, fra 20 giorni il genocidio avrà inizio e il mondo, ancora una volta, starà lì a guardare. A dire tutte quelle schifose cazzate sulla matrice terroristica che alberga Gaza e sulla difficoltà di vita di quei “poveri” israeliani che sono bersagliati dai battaglioni musulmani.
Non sto parlando di Piombo Fuso, non sto parlando di nuove azioni militari preventivate o programmate, sto parlando di un problema ancora più grave che paralizza da tempo, a singhiozzo, Gaza: elettricità.
Vi avevo già raccontato la storia di un bambino morto a causa del blocco di emissione elttrico obbligato per salvare il più possibile le risorse, normalmente la luce a Gaza non c’è dalle 8 alle 12 ore giornaliere, ora però la situazione è nera. Si andrà avanti per 20 giorni poi il buio sarà totale e continuo.
Il Ministero della Salute ecco perchè lancia l’allarme; è triste da dire ma si può già iniziare a calcolare chi perderà la vita, quanti la perderanno e in che tempi la perderanno.
Israele si sfrega le mani, fra venti giorni inizierà a brindare; il cinismo dello sterminatore è insito in tutti i politici che si rifanno o si ispirano al sionismo.
Ciò che voglio sottolineare io è che mancano 20 giorni e nessuno ha ancora fatto niente. 20 giorni sono 480 ore; 480 ore sono 28.800 minuti e, si sa, il tempo è inesorabile.
michael

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