venerdì 8 giugno 2012

Il popolo eletto da Dio


Come si fa a distruggere una persona? Come si fa a distruggere una stirpe? Come si fa a distruggere un popolo? Ovviamente tutte le risposte le potete andare a chiedere al Governo d’Israele il quale saprà darvi delucidazioni così precise che rimarrete a bocca aperta per quanto l’uomo sia capace di essere crudele. Cercherò comunque di farvi un sunto di tutto ciò che si deve fare, metti caso vogliate diventare sionisti.
  1. Limitazioni nel movimento: trovare diversi modi e forme per poter bloccare nelle loro città i residenti, fare in modo che anche uscire di casa o andare al lavoro sia per loro impossibile. In questo Israele eccelle, basti pensare al muro di separazione o alla cupola missilistica di Gaza.
  2. Limitazioni nell’economia: non c’è nemmeno bisogno di spiegazioni, senza lavoro non c’è economia, senza economia c’è la morte totale. In Palestina mancanza di lavoro e disoccupazione sono a percentuali altissime e quelle attività che darebbero almeno sostentamento vengono continuamente messe in crisi: uliveti incendiati, coltivazioni distrutte per far posto a colonie, pozzi e risorse idriche chiuse o inaccessibili.
  3. Limitazioni nel sostentamento: Mancanza di cibo e di strumenti lavorativi sono alla base della distruzione di un popolo. Israele è maestro nel blocco totale imposto a Gaza che gli permette, su ogni singolo bene, di decidere se entrerà e come entrerà. Cibo fresco arriva spesso a Gaza avariato a causa delle troppe ore di attesa sotto il sole prima che si apra il valico.
  4. Limitazioni nell’educazione: mantenere un popolo ignorante è il miglior metodo per controllarlo. Di pochi giorni fa la notizia che Israele dopo aver arrestato 18 minorenni, averli incarcerati e, prima, torturati gli vieta ora di poter sostenere gli esami scolastici necessari per superare l’anno scolastico in corso.
Questo è il popolo d’Israele, il popolo eletto da Dio.
michael

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