giovedì 14 giugno 2012

Un sogno...

Un sogno? Che i popoli vivano in accordo tra di loro. Un sogno? Che si realizzi questo. Sì perchè il problema non è tanto sperare che l’uomo possa vivere insieme all’altro uomo, di per sè ci riuscirebbe; il problema è che ciò si realizzi. Se ti convincono che il tuo vicino puzza, se ti convincono che chi ti sta a fianco ruba, se ti convincono che al di là del fiume stanno gli assassini, se ti convincono che nel bosco vivono i mostri, se ti convincono che nel mondo i migliori siamo solo noi è chiaro che si arriva al famoso, strausato, pieno di significato homo homini lupus.
Ora, che Kosovo e Serbia siano ai ferri corti è risaputo, molti post sono stati dedicati a questo annoso problema. Che si arrivi a tanto è, però, per me complicato da comprendere. Il Ministro dell’Interno kosovaro ha stabilito che l’utilizzo di auto con targhe serbe ma riferite a località kosovare è vietato; da pochi giorni, chiunque venga sorpreso a bordo di un mezzo con queste caratteristiche si vedrà sequestrare il veicolo.
Le auto con targhe serbe viaggiano ovviamente al Nord del paese, e il Nord del paese è a maggioranza serba, la quale, ça va sans dire, non ha nessuna intenzione di accettare questa nuova legge. Una legge, diciamolo, fatta solo per inasprire il già inesistente dialogo. Una legge inutile, insignificante; ditemi voi che cosa cambierà, nel rapporto tra i due Stati e le due popolazioni se ci saranno macchine senza targa serba in Kosovo.
E ora voi mi potresti dire: “Ma sei scemo, ma non lo sai che è previsto dagli accordi di Belgrado che in Kosovo non esistano più macchine con targa serba?
Sì, lo so. A maggior ragione.
aleksej

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