venerdì 27 agosto 2010

Diciamo le cose come stanno

C’è un problema di fondo che da tempo combatto e combattiamo nel blog: la falsa informazione. gli attentati e i gesti violenti sono da condannare, sempre! Ma che vengano usati i gesti violenti, solo perché compiuti da musulmani, per sottolineare che l’Islam è nemico questo è inaccettabile. Diciamo le cose come stanno, chiare ed evidenti come risultano palesi agli occhi di tutti. Dal 1990 la Somalia ha sempre assistito a scontri fra la popolazione, sempre! E gli USA hanno ben pensato, come sempre fanno, di andare a fare i giustizieri del pianeta e si sono stabiliti lì con prepotenza. E per quale motivo sono andati in Somalia? Perché lì di petrolio ce n’è in abbondanza e la possibilità che altri concorrenti (vedi il Sudan che vende alla Cina) entrino in contatto con il governo somalo questo non va bene, in più avere la Somalia vuol dire avere il controllo dell’Oceano Indiano, cioè avere il controllo del commercio che da lì passa per l’India. Detto chiaro e palese: Conquistare la Somalia significa controllare i nuovi paesi in sviluppo: Cina e India. Questo nel ’90, nel 2006 nuova crisi governativa (cioè il governo è sempre in crisi perché mai è stato un governo decente ma sempre scelto per crollare) e l’Etiopia si autoproclama (o meglio viene proclamata dagli USA che li armano e li accompagnano) e diventare un nuovo esercito di liberazione dal nemico islamico. Da quel momento nulla si è più risolto, anche l’ONU si è solo preoccupato di dire che le azioni del 2007 erano un genocidio ma poi non è intervenuto essendoci di mezzo Washington. Con queste premesse forse è più facile capire il perché di questi attentati in Somalia, con queste premesse si capisce perché l’Africa ha sempre dittatori o governi fantasma. La violenza è sempre da condannare, al pari anche l’informazione fasulla è da estirpare.
octavio

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