lunedì 7 dicembre 2009
(Dis)interessi personali
In Piazza Palestina, dal lato opposto della moschea chiamata al-Aqsa, vi è una sinagoga dove gli ebrei di questa antica città si riuniscono all’alba. Soleiman Sedighpoor, un vecchio commerciante con un negozio pieno di tesori, dirige la funzione dal podio sotto al lampadario. Siamo in Iran (il terribile Iran) quest’uomo ha avuto il coraggio di questa affermazione: “Sono in questo negozio da 43 anni e non ho mai avuto un problema. Ho visitato i miei parenti in Israele, ma quando vedo cose come l’attacco a Gaza, anche io manifesto come un iraniano”. Non è l’unico che non accetta la violenza sul popolo palestinese esitono infatti molti gruppi di ebrei che si dichiarano anti-sionisti e fondano la loro convinzione su alcuni punti chiave: L'Ebraismo e il Sionismo sono due concezioni totalmente e diametralmente opposte. L'Ebraismo è un antico modo, che risale a migliaia di anni fa, di vivere secondo la volontà di Dio, pieno di contenuto morale, etico e religioso. Il Sionismo è relativamente giovane – poco più di cent'anni - ed ha una concezione secolare e nazionalista, completamente priva di etica e di morale. Dalla diaspora il Popolo Ebraico è, per decreto divino, in esilio, nel quale si deve essere leali cittadini delle nazioni in cui ci si trova ed è proibito sotto giuramento di tentare di uscire dall'esilio con le nostre forze. È proibito sotto giuramento di tentare di formare uno Stato in Palestina. Trasgredire questi divieti costituirebbe una ribellione contro i voleri dell'Onnipotente. Se anche il mondo ebraico la pensa così perché le violenze continuano? Non esiste più un controllo vero dello stato d’Israele perchè è vietato e se si prova ad alzare la voce si è subito tacciati di antisemitismo. È sorprendente vedere come si rigirino le carte in tavola perché se è uno stato musulmano che attacca (un qualsivoglia stato musulmano) si parla subito di terrorismo ma se è Israele che massacra i civili lui è autorizzato. Prego di notare che dentro alla parola civili si racchiudono anche i bambini, piccoli o appena nati. Fa scalpore, scandolo, rabbia e dolore la notizia di due maestre che picchiavano i bambini perché è successo in Italia; perché non si pensa lo stesso di soldati addestrati a farlo quotidianamente?
momò
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