Nel 2008 Ehud Olmert presentò ad Abu Mazen una cartina del territorio israeliano suddiviso in maniera da poter far nascere uno stato palestinese ma Abu Mazen non rispose nulla a tale proposta. Ieri il quotdiano Haaretz ha pubblicato la cartina e a guardare sembra che le condizioni proposte da Olmert siano accettabili, le sue promesse a parole sembrano quasi allettanti. Olmert intendeva annettere a Israele il 6,3% della Cisgiordania, in aree che ospitano il 75% della popolazione ebraica che vive in quel territorio. La sua proposta avrebbe comportato lo sgombero di decine di insediamenti dalla valle del Giordano, dai colli della Samaria orientale e dalla regione di Hebron. In cambio dell’annessione a Israele di Ma'aleh Adumim, del blocco Gush Etzion, di Ariel, di Beit Aryeh e degli insediamenti attigui a Gerusalemme, Olmert proponeva il trasferimento al territorio dei palestinesi di terre equivalenti a un 5,8% della Cisgiordania più una corridoio garantito fra Hebron e striscia di Gaza.Vi invito quindi a prendere una cartina del territorio israeliano e notare che la maggioranza di questi nome in realtà sono kibbutz stanziati nel deserto de Negev (non molte possibilità agricole quindi), viene poi annullata l’idea, che inizialmente circolava, di concedere anche i colli orientali di Lachish, questi a suo dire sono meglio per i coloni sfollati (capisco questa mossa in senso militare, sui colli si controlla meglio). Altra grande trovata è la proposta di una grande autostrada che colleghi Gaza a Hebron senza presenza di militari israeliani, ciò ad una condizione: niente soldati se il territorio rimane di sovranità israeliani (ciò significa che i soldati posso comunque entrare quando vogliono e il terreno potrà successivamente essere cambiato di destinazione).
Dietro a tutto questo anche l’ombra di un accordo non scritto con l’ex presidente Bush per far ottenere a Israele aiuti finanziari che servissero allo sviluppo di quelle zone del Negev non date ai palestinesi e della Galilea che avrebbero ospitato i coloni sfollati. Chissà perché i coloni sfollati vengono tutti mandati sui territori di confine più importanti.
momò
Dietro a tutto questo anche l’ombra di un accordo non scritto con l’ex presidente Bush per far ottenere a Israele aiuti finanziari che servissero allo sviluppo di quelle zone del Negev non date ai palestinesi e della Galilea che avrebbero ospitato i coloni sfollati. Chissà perché i coloni sfollati vengono tutti mandati sui territori di confine più importanti.
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