domenica 28 febbraio 2010

I dispetti del fratello maggiore.



Non era solo un problema di disumanità, no quello era troppo poco. Devo aggiungere al mio post Tomb Blocked che le proteste a Hebron continuano e sono ancora più violente. Israele ha infatti deciso di fare entrare all’interno della lista dei territori occupati anche quei siti archeologici che sono da sempre rimasti nella parte del mondo palestinese. E l’ho già detto, di ebraico la tomba di Abramo non ha nulla, la costruzione è pienamente in linea con l’arte islamica.
Le proteste hanno sempre portato con loro la solita ondata di arresti, feriti, intossicati da gas lacrimogeni.
Ciò che però è necessario sottolineare oggi è che non solo vogliono sterminare un popolo, non solo Israele non è per la pace e non lo è mai stato, non solo si divertono, come il bambino più grande che sfida il più piccolo, a deridere e umiliare giovani e anziani, non solo con sadico piacere torturano, ma vogliono anche eliminare la loro cultura. La strada del non ritorno si intraprende quando si vogliono eliminare anche le tracce storiche di un popolo.
momò

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