Una lettrice e nostra sostenitrice ci ha inviato un importante documento, ringraziandola lo riportiamo:
Signor Preside,
ho saputo che lei ha sospeso per tre giorni dal suo liceo una studentessa accusata di indossare una maglietta con la scritta "Free palestine". Dalle informazioni di cui dispongo, la ragazza intendeva in questo modo protestare per una lezione che riteneva particolarmente tendenziosa del suo professore di storia. Confesso di non capire il motivo per il quale è stata decisa tale sanzione disciplinare. Non pongo sicuramente in discussione la libertà di ogni insegnante di pensare quello che crede circa il conflitto israelo-palestinese, a condizione che, nei propri corsi, si esuli dalla propria opinione per presentare il più obiettivamente possibile la questione alla luce del diritto internazionale. Da tale punto di vista, lo slogan "Free palestine" non ha niente di scandaloso: le risoluzioni dell’ONU e altri documenti diplomatici si sono pronunciati tutti per il ritiro di Israele dai territori palestinesi che sono stati occupati dal 1967 e per la costituzione di uno Stato palestinese con Gerusalemme-est per capitale. E’ anche la posizione del governo francese. Da parte mia, come storico e giornalista, ho pubblicato una quindicina di libri sulla storia di questa “guerra dei cento anni”.. Mi farebbe grande piacere, se lei lo consentisse, tenere una lezione ai suoi allievi su tale tema. Lo farei certamente senza compenso.Con l’assicurazione della mia stima
Dominique Vidal
Il Timone
Sarebbe bello (e giusto) mettere i nomi: il nome della scuola, della città, il nome e cognome del preside. Quindi diffondere ancor più capillarmente la notizia. Nella speranza che qualcuno si vergogni.
RispondiEliminaComunque, bravi per le notizie e i giudizi che date
Bogar