lunedì 8 novembre 2010

Dietro alla pagina

Un anno. Da un anno esiste questo blog. Grazie ad esso conosco meglio realtà e drammi in tutto il mondo, leggo riflessioni costruttive da parte di giovani sulla politica, ascolto storie, scopro film, rido, sono informato su notizie sportive e scientifiche, scrivo. Da qui possiamo giudicare la realtà, non perchè le siamo superiori, ma perchè non ci renda schiavi.
Da dove viene questo giudizio? Da dove viene l'interesse verso tutto ciò che accade? Dietro a questa pagina Web ci sono ragazzi in carne ed ossa, degli amici, che si muovono nel concreto, anzi sono mossi. Non da un idealismo, non da un pensiero o da un ragionamento, ma dalla coscienza che noi e i ragazzi Palestinesi, Honduregni, Coreani, Jamaicani, e tutti i nostri lettori, apparteniamo alla stessa radice, e abbiamo le stesse reazioni davanti all'ingiustizia che ci si mostra continuamente.
Se non avessimo questa coscienza, saremmo delle amebe, useremmo Internet solo per le appassionanti cazzate che troviamo a mezzo Google, usciremmo per l'aperitivo e torneremmo di nuovo a casa davanti al computer. E ci sentiremmo soli.
Non stare lì davanti imbambolato. Vogliamo condividere quest'amicizia. E non parlo di Facebook.
zecca

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